Ho contratto un mutuo bancario a tasso variabile circa 6 anni fa con una rata di circa 600 euro. Tre anni fa è aumentata a causa della crisi fino a 1050 euro al mese per quasi un anno. Sapete se posso recuperare i soldi dalla banca e se è legittimo un simile aumento.
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24/03/2012, ore 21:43
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25/03/2012, ore 13:03
essendo un mutuo a tasso variabile ovviamente la rata può aumentare o diminuire secondo i tassi di mercato e secondo quanto previsto dal contratto. non capisco in base a cosa potresti chiedere un rimborso alla banca. |
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25/03/2012, ore 18:04
Siamo bravi (io so' più bravo degli altri), ma non fino a questo punto. Ecco dimostrato come si litiga con le banche. Ma è una domanda da farsi così semplicemente? Si ha prorpio un blocco mentale quando si parla di banche!! Il cervello si rifiuta di logicizzarsi (si può dire?). Caro forumista vi è un contratto firmato che conosci SOLO TU e LA TUA BANCA, ma cosa pensi che siano tutti uguali? Leggiti il ctr e se trovi difficile da capirlo posta qui i termini con i quali si forma il tasso finito (spread, euribor-quale?- vi è un tasso floor?altro parametro diverso dall'euribor?). Nel caso fosse l'euribor, il parametro, basta scrivere su "Google" EURIBOR e troverai tutti gli euribor che ti servono anche quelli giornalieri degli anni scorsi. E non mi fate il solito "cazziatone", quando ci vo' ci vo' (purtroppo ci vo' troppe volte) |
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25/03/2012, ore 22:40
Buona sera Cicero84, a prescindere dal fatto se un simile aumento è "legittimo o no" (vale quanto stabilito nel contratto). Potrebbe essere che Lei abbia (forse) diritto al "tetto" del 4 % per li interessi sulle rate che ha pagato nel corso del 2009. Agevolazione stabilita dal DL anticrisi (185/2008 convertito, con modificazioni nella legge 2/2009). Saluti |
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26/03/2012, ore 00:44
Ringrazio per la risposta l'utente "revolution", che ha dimostrato, in primo luogo di essere una persona educata e gentile. Sono sincero, ho inserito una domanda così scontata solo per la curiosità di vedere che tipo di risposte avrei ricevuto. Conosco bene le clausole del contratto di mutuo che ho stipulato. Non c'è bisogno che io legga l'atto, lo ha già fatto il notaio e sono stato attento sia alla lettura, prevista dalla legge notarile, sia alle spiegazioni che il notaio, in adempimento del suo dovere di diligenza professionale, mi ha fornito. Non vado oltre nella replica e non entro nel dato tecnico perché cadrei nello stesso vizio del quale sto per criticare la risposta del "forumista" che si fa chiamare "BancarioNonno". Lei, caro utente, forse crede che il forum sia un modo per improvvisare qualche lezione di diritto bancario o di economia. Di certo lei difenderà la categoria alla quale forse appartiene, come sembra potersi desumere dal suo nickname. Io, al contrario di quanto lei sostiene, non ho alcun blocco mentale quando parlo di banche, non voglio muovere contro di esse una critica generalizzata, né ho intenzione di litigare con una banca in particolare. Non sono le banche o le istituzioni in generale ad essere criticabili, ma gli uomini che decidono e operano come "organi" delle stesse. Scritto questo mi lasci dirle, caro utente, che prima di dispensare consigli con tono da "esperto di settore", farebbe bene a prendere in mano un buon libro di grammatica italiana e correggere i tanti errori di ortografia, e non solo, che sono disseminati qua e là nel suo messaggio. Dopo, magari, le chiederò qualche delucidazione sul mio contratto di mutuo. |
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26/03/2012, ore 08:39
il "tetto" dovrebbero averlo applicato in automatico, per il tasso variabile (dubbi c'erano su quelli misti). quindi apprendiamo che questa non era una domanda seria ma un "test"...... |
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