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mutuo contratto il 24/11/2010 a tasso variabile (Tegm 2,6%, soglia 3,9%): Tan al momento della conclusione del contratto 2,4%, Isc/Taeg 2,52%, Mora 2 punti in più del Tan.

Taeg 2,52% inferiore alla soglia

Mora = 2,52 + 2 = 4,52% superiore alla soglia = mutuo usurario, è corretto?

Quello che non capisco è come calcolcare il Teg quando la mora non è legata al Tan, ma ad altri parametri.

Esempio 1

mutuo contratto il 24/11/2010 a tasso variabile (Tegm 2,6%, soglia 3,9%): Tan al momento della conclusione del contratto 2,4%, Isc/Taeg 2,52%, Mora 2%.

Come determino il Teg da confrontare con la soglia del 3,9%?

ovvero, devo confrontare 2,52 con 3,9 e separatamente 2% con 3,9?

in questo caso quindi il mutuo sarebbe regolare?

Esempio 2

mutuo contratto il 21/10/2009 a tasso fisso (Tegm 5,19%, soglia 7,79%): Tan 5,1%, Isc/Taeg 5,242%, Tasso di Mora 4 punti in più di un tasso.....fissato dalla Bce, che al momento della sottoscrizione del contratto è 1,75% (quindi Tasso di Mora = 1,75 + 4 = 5,75%)

Come calcolo il Teg da confrontare con la soglia del 7,79%?

Taeg 5,242% inferiore alla soglia

Mora 5,75% inferiore alla soglia

Mutuo non usurario, è corretto?

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La conclusione è corretta, il calcolo sbagliato. La somma, come scritto molte volte, anche in precedenti ed analoghe discusisone è il TAN+MAGGIORAZIONE, non il taeg+maggiorazione. Nel suo caso personale abbiamo un TAN del 2,40% una MAGGIORAZIONE del 2% la somma fa 4,40%, la soglia, giustamente è il 3,90%, la conclusione, comunque, da lei fatta è giusta. L'esempoio 1 è uguale a quello scritto prima, per cui mi riesce difficile capire. L'esempio n, 2 si conclude sempre con la conclusione del primo è cioè TAN 5,1%, MAGGIORAZIONE 5,75% uguale a 10,85% -soglia da non superare 7,79%. Mi dispace ma non capisco cosa è il TEG e cosa c'entra con la cosa. Spero di essere stato chiaro. Le dico anche che non scatta nessun automatismo della banca quando porterà alla sua conoscenze lo stato di cose del suo contratto, penso, ma sono quasi sicuro, che dovrà mettere tutto in mano ad un avvocato e molto probabilmente arrivare, anche lei, in Cassazione


Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI

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Mi dispiace, ma ho sbagliato nell'esaminare il caso n. 2, Provo a riscrivere, non tenendo presente la mia stupidata scritta precedentemente. Nel caso 2 la maggiorazione del 4% va sommata per ctr ad un tasso diverso del TAN, per cui il tasso di mora finito è il 5,75% ben sotto la soglia, richiedo scusa per il madornale errore


Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI

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Quello che non capisco è quale/i tasso/i devo confrontare con la soglia.

Sicuramente il tasso di mora lo devo confrontare, ma mi chiedo: ci sono altri tassi che devo confrontare? La commissione per estinzione anticipata per esempio? Il Taeg? Il Taeg comprensivo del tasso di estinzione anticipata?

L'esempio 2è ben diverso dal primo: nell'esempio 1 il tasso di mora è il 2,4+2=4,4%, nell'esempio 2 è il 2%

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Confermo che l'esempio n. 1 è uguale alle prime sette righe di quello che ha scritto, per cui non capisco tale ripetizione di scrittura (infatti, non ho detto che gli esempi 1 e 2 sono uguali). Dopo questa prima precisazione, la sentenza n. 350 della Corte di Cassazione di gennaio del c.a., che può scaricare tranquillamente dalla rete, dice che, al "tasso convenuto si devono sommare la maggiorazione per il calcolo degli interessi di mora". Il tasso convenuto è stato identificato da tutti (Iene comprese) nel T.A.N., specificatamente nel Tasso Nominale Annuo (il tasso che serve per il calcolo del piano di ammortamento), la maggiorazione, invece è scritta nel contratto, facendo la somma di questi due semplici termini, il risultato si deve confrontare con la soglia usuraia in vigore al monento della stipula del contratto di mutuo. In tanti contrati di mutuo avviene che:

la maggiorazione scritta nel contratto va sommata ad altro parametro e non al t.a.n., per cui è necessario stabilire il valore di questo parametro al momento della stipula e fare la somma e poi confrontare come prima scritto;

l'interesse di mora nel contratto è stabilito finito sin da subito, per cui la sentenza non può essere applicata, giacchè queso tasso finito non necessità di nessuna somma (un confronto è sempre possibile farlo con la soglia, ma al 100% sarà sempre più basso di tale soglia);

in tanti contratti è stabilito come calcolare il tasso di mora (somma di... ed altro), ma è scritto che non potrà mai superare la soglia usuraia;

Come pure scritto in precedenza, del Taeg o del Teg, in questa sentenza, dalla quale tutto parte, non se ne fa cenno. Lo specialista che sta controllando i suoi dati economici o li deve controllare è bene che tenga presente anche il comunicato stampa della Banca D'Italia di luglio di quest'anno. Infine tale sentenza riguarda un contratto di mutuo ipotecario firmato a settembre del 1996, quando non esistevano le tabelle del Ministero dell'Economia e delle Finanze (o come si chiamava all'epoca), pubblicate per la prima volta in assoluto il 2 aprile del 1997, quindi personalmente reputo questo caso un unicum nel panorama dell'usura ed applicabile esclusivamente a casi con situaizoni simili. Però io non sono ne un giudice ne un avvocato, quindi è sempre cosa buona fare causa e continuare sino alla Cassazione perchè non si sa mai, cosa possa decidere la Giustizia (in effetti è proprio quello che è scritto nel comunicato stampa)


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Le pongo allora le seguenti domande:

a) mutuo contratto il 24/11/2010 a tasso variabile (Tegm 2,6%, soglia 3,9%): Tan al momento della conclusione del contratto 2,4%, Isc/Taeg 2,52%, Mora 2 punti in più del Tan. Come faccio a dire se tale mutuo è usurario o no? Quali sono i tassi che devo confrontare con il tasso soglia?

b) mutuo contratto il 24/11/2010 a tasso variabile (Tegm 2,6%, soglia 3,9%): Tan al momento della conclusione del contratto 2,4%, Isc/Taeg 2,52%, Mora 2%. Come faccio a dire se tale mutuo è usurario o no? Quali sono i tassi che devo confrontare con il tasso soglia?

Da quello che mi dice per prima cosa confronto il tasso di mora singolarmente con il tasso soglia: ipotesi a) 2,4+2=4,4>3,9=mutuo usurario. In questa ipotesi mi fermo qui, non faccio ulteriori verifiche perchè è già usurario, ma se volessi comunque fare ulteriori verifiche, seguendo la sentenza suddetta che cosa dovrei confontare, 2,4 + (2+2,4) = 6,8 con 3,9?

Nell'ipotesi b) invece il tasso di mora è inferiore alla soglia (2<3,9), per cui cosa devo confrontare con 3,9%, 2,4+2=4,4?

Il mio contratto di mutuo è l'ipotesi a): su questo non vi è alcun dubbio che sia usurario. Se l'Italia fosse un paese civile il Direttore della filiale in questione prenderebbe in primo grado una condanna penale, oltre all'obbligo di restituire tutti gli interessi comprensivi di rivalutazione. Non ci sarebbe proprio bisogno di spendere inutilmente soldi per andare in Cassazione. Se invece le banche sono così forti da andare sopra la legge allora questo è un altro discorso. E' un po' come l'usura nei conti correnti: la formula per calcolare il tasso di interesse la conosciamo tutti, è scritta sui libri di ragioneria dalla notte dei tempi, basta adattarla per aggiungerci le commissioni trimestrali e le spese. Se poi la Banca d'Italia, che non è nessuno, si inventa delle formule tutte sue per permettere alle banche di farla franca, e queste formule vengono considerate valide dai giudici, allora questo è un altro discorso. Per fortuna che alcuni giudici della Cassazione non stanno a questo gioco di sottomissione e sudditanza e scrivono le sentenze dicendo il vero.

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