Il grosso problema del promotore finanziario è che si trova in conflitto di interesse col cliente, ovvero guadagna sulla base di quello che colloca, non della bontà del suo lavoro. E questo a prescindere dalla somma investita.

Il p.f. ha comunque un portafoglio limitato alla propria "mandante" ed è interessato a collocare ora uno ora quel prodotto, con i relativi costi, perchè a lui "impongono" così (direttamente o indirettamente, ad esempio con piano di incentivi economici diversi).

Il discorso iniziato e concluso con il consulente mi serviva a dimostrare che non ci può essere consulenza di nessun tipo su strumenti monetari privi come sono di margini che giustifichi il pagamento di commissioni o parcelle,e quindi giunto il momento per tutti gli attori di fare consulenza nell'ambito di investimenti,anzi aggiungo che l'enorme massa accumulata in questi anni è certamente alla ricerca di nuove opportunità e se queste figure vogliono giocare un ruolo è l'ora di farsi avanti,senza lanciarsi accuse reciproche.

Sul conglitto del promotore tutti quelli che vendono sono in conflitto potenziale con il cliente,ma non per questo il commercio langue, anzi gli addetti alle vendite in posizione manageriale sono pagati meglio del product manager.

Ultima cosa una parte significativa del promotore con portafogli consistenti > di 5 milioni gestiti e rappresentata dai fee,che il consulente non ha.Altra questione il listino prodotti teoricamente è infinito,ogni sim di distribuzione ha accordi con i maggiori distributori di fondi e multibrandy,

Un ultimo aspetto:stiamo parlando di professioni che richiedono formazione continua le sim le banche te la danno a costo zero,il consulente fai da te se la vuole la deve pagare.

Non è vero la consulenza può esserci comunque, e sicuramente è disinteressata. Meglio che il bancario che ti propina i prodotti (rischiosi e non liquidi) della banca o prodotti vincolanti che rendono niente.

Il promotore ed il bancario sono in conflitto d'interesse col cliente, non c'è storia; ed i costi ci sono comunque all'interno dei prodotti che vengono venduti.

Il listino prodotti non è mai "infinito" e comunque dipende sempre da come viene "incentivato" uno o l'altro prodotto dalla mandante. Questa è la realtà delle reti di vendita.

Il consulente si pagherà pure la formazione, ma tutto questo è trasparente. Promotori e bancari l'hanno gratis, ma alla fine chi paga ancora? E' tutto nelle commissioni.

Se piace pagare lo 0,30% per avere prodotti da banco,che di questi tempi hanno rendimento nulli,non sono certo io a farti scapricciare.

@ pollice

Bene visto ciò penso che lei gia abbiamo scelto a chi affidare i suoi averi ....anche se penso che li affiderà a se stesso ;) ammesso che li abbia....le svleo un altro segreto lo sa che tra i miei clienti ho promotori finanziari ...quindi pensi un po quello che vuole