il prezzo lo fa il mercato. o meglio dire lo fanno le banche perche' i bot vengono assegnati alla banche che poi li rivendono. ci sono stati momenti favorevoli, chiaro che adesso si spinge per fare investire altrove, con maggior rischio putroppo.

Prestare allo Stato Italiano dei soldi grantiti dallo Stato Italiano stesso (quindi anch'io) e riceverne di meno mi sembra assurdo (almeno sino a che non saremo in dichiarati in default

Al contrario,se i bot hanno un rendimento lordo dello 0,5% vuol dire che il mercato ci ritiene solvibili.Se mi è consentito vorrei introdurre un concetto base: quando si parla di soldi occorre distinguere, l'impiego dall'investimento.L'impiego è caratterizzato dal basso rischio e dalla durata < all'anno come bot,pct,depositi e simili.L'investimento invece è caratterizzato dal tempo breve < a 3 anni,medio 5 - 10 anni lungo, oltre 10 anni e da diversi gradi di rischio.

Limpiego per sua natura non può dare guadagni reali,i bot o i depositi non lo davano nemmeno l'anno scorso con l'inflazione al 2%,anzi meglio ora non guadagno non rischio,ma non perdo in termini reali,con l'inflazione allo 0,5%.Io non so quanti anni ha sandro lui o suo padre ricorderà gli anni' 70 -'80 quando i bot rendevano il 12% e l'inflazione era al 15%,e si era contenti e gabbati.Questo fenomeno definito illusione monetaria non è conosciuto dalla generazione in pista,merito dell'euro,sopratutto.

inflazione che invece patos (alter ego di pollice) sosteneva in altra area tematica. l'inflazione elevata è dannosa perchè illude di guadagnare, di crescere, ed invece ci impoverisce! anche la deflazione è ovviamente pericolosa, perchè allontana la crescita economica.

la distinzione impieghi/investimenti lasciamola agli addetti ai lavori che si devono complicare la vita con termini diversi per dire la stessa cosa; quel che conta è il rischio a cui si vuole andare incontro e la durata dell'investimento, sulla base dell'obiettivo che ci si è prefissati.

comunque sia quelli che sono investimenti a breve hanno rendimenti molto bassi (forse con qualche conto deposito si può superare l'1%) ma tra tassazione e imposta di bollo di fatto in termini reali ci si perde o si va in pari, soprattutto se la banca mette altri costi per la gestione del deposito titoli. investimenti a lungo in questo momento non rendono comunque molto in rapporto al rischio che se i tassi dovessero risalire mi troverei una perdita in conto capitale in caso di vendita anticipata, e comunque percepirei interessi inferiori a quelli di mercato. l'ideale è sempre una buona diversificazione su strumenti e durate diverse.

Non sono morto,sostengo .La distinzione fra impiego e investimento è lo spartiacque che separa la disponibilità liquida dall'investimento,senza questa separazione obbligatoria si percorrono strade senza uscita.

sostanza, concretezza, defunto patos! non teoria. non siamo nel forum dei banchieri ma in un forum per consumatori, gli utenti hanno bisogno di risposte chiare e comprensibili, non di pipponi senza capo nè coda.