ho preferito a scrivere la risposta prima in word e quindi (per non riscrivere tutto) faccio un copia incollo.
Buon giorno,
premesso che:
sia l’Ombudsman, sia l’ABF sono modi alternativi di risoluzione delle controversie (ADR – Alternative dispute resolution = metodo alternativo di risoluzione delle controversie)
è quindi
dato che la risoluzione extragiudiziale delle controversie è un'alternativa al procedimento giudiziario ordinario, le decisioni che ne conseguono non possono essere impugnate (né dal cliente, né dal intermediario). Per questo, mi sembra di capire che in teoria (ma non sono un’avvocato e quindi potrei anche sbagliare), sia nel corso che dopo un accordo ADR è sempre possibile sottoporre lo stesso caso a un giudice.
Ma allora perché sul sito dell’Ombudsman c’è scritto che le decisioni sono vincolanti per gli intermediari e le banche?
perché la banca (o l’intermediario) con la sua adesione all’Ombudsman probabilmente assume (con la sottoscrizione dell’accordo che ha dato vita all’Ombudsman) dei obblighi e quindi mi sembra di capire che è tenuta ad adeguarsi alla decisione dell’organo.
Quali controversie possono essere risolte con l’ADR – Arbitro Bancario Finanziario?
Il ricorso deve avere ad oggetto operazioni e servizi bancari finanziari, il fatto contestato dev’essere successivo alla data dell’1.1.2007 (attenzione a partire da luglio 2012 questa data cambia, è possono essere sottoposte al giudizio dell’ABF solo operazioni successivi alla data dell’1.1.2009), il valore della controversia non deve eccedere 100.000 Euro - se la richiesta ha per oggetto una corresponsione di una somma di denaro -, senza limiti di importo in tutti gli altri casi.
Quali controversie possono essere risolte con l’ADR – Ombudsman?
Il ricorso deve avere ad oggetto servizi e attività di investimento e le altre tipologie di operazioni non assoggettati al titolo VI del Testo unico bancario (quindi operazioni che non possono essere sottoposte all’ABF), il valore della controversia non deve eccedere 100.000 Euro - se la richiesta ha per oggetto una corresponsione di una somma di denaro -, senza limiti di importo in tutti gli altri casi.
Prima di ricorrere si deve:
Presentare un reclamo e
a) nel caso del ABF ricevere una risposta entro 30 giorni;
b) nel caso dell’Ombudsman ricevere una risposta entro il termine previsto dalla banca o dall’intermediario finanziario stesso (i termini dovrebbero essere indicato o nei fogli informativi o nel documento denominato “i principali diritti del cliente”).
Le due forme (Ombudsman, ABF) sono gratuite?
No, il ricorso all’ABF costa 20 Euro (contributo spese), ma se il ricorso viene accolto dall’ABF (anche solo in parte) la banca (o l’intermediario) deve rimborsare i 20 Euro al cliente.
Tornando alle Sue domande:
si è vero, la banca potrebbe anche non aderire alla decisione dell’ABF, ma fin’ora, sembra che questo sia successo solo in 2 casi (vedasi sul sito www.arbitrobancariofinanziario.it – intermediari inadempienti). Secondo me perché le sanzioni che vengono erogato dall’ABF ed il danno di immagine che potrebbe derivare per la banca da queste sanzioni costa a loro di più che aderire ad una decisione.
Se la banca non risponde entro il termine previsto, o la risposta è insoddisfacente si può ricorrere (rispettando i relativi ambiti decisionali) o all’ABF o all’Ombudsman Giuri Bancario.
Tutto chiaro?
Saluti