per asiolina: ripartiamo esponendo quella che peraltro è la verità in maniera che ritengo tutti possano condividere, senza eccezioni: il cambio assegno occasionale è operazione legittima ed eseguita per norma di legge ed anche di marketing, ma spesso quando diventa ripetitiva o in altre situazioni (in gran parte ben codificate), la banca preferisce rifiutare l'operazione e promuovere altri prodotti servizi che lei stessa offre a pagamento (versamento in conto corrente aperto a quello specifico fine, ecc.). E adduce le scuse più banali, futili e abbiette per non pagare l'assegno. E qui subentra il mio parere, che cercherò di esporti ancora una volta: ciò può avvenire perchè la legge prevede il cambio assegno, ma non ne regolamenta aspetti importanti, quali frequenza, importo ecc.....: chiarito questo aspetto, banca e cliente non potrebbero che "andare d'accordo".
Certo, tu dici che io sono un bancario e difendo la banca, ma questo è assolutamente scontato. Non capisco proprio cosa ci sia di strano.
In realtà mi stupisco che non ci sia mai stata un'alzata di scudi contro quelle filiali di banca che rifiutano, in circostanze specifiche e con le scuse più varie l'emissione di assegni circolari: perchè anche questo avviene!
Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare i commercianti, gli artigiani, i politici diventa più certo del probabile...