Chiusura conto corrente dalla banca
Gentile adusbef,vorrei da voi un consiglio sulla richiesta che la mia banca, dove sono correntista, mi ha fatto verbalmente.Il giorno 12 marzo mi ha chiamato l'impiegato della Banca dove io personalmente ho un conto corrente privato da circa 20 anni, in positivo, senza mutuo e con dei soldi accantonati in titoli, chiedendomi di presentarmi in banca per chiudere il conto corrente perchè hanno saputo che ho un decreto ingiuntivo in atto. Il decreto ingiuntivo riguarda l'attività di mio marito e del quale io ho fatto da garante e cosa importante questo decreto è stato emesso da un altra banca. Premesso questo decreto non è esecutivo in quanto siamo in fase di risoluzione con un piano di rientro concordato tra noi e la banca emittente. Dopo la richiesta verbale di chiusura conto immediata, tra l'altro fatta con un tono minaccioso, la motivazione unica è stata solo perchè hanno saputo di questo decreto ingiuntivo emesso da un altra banca. Nell'incontro avvenuto in banca in presenza di due impiegati, di me e di mio marito mi sono rifiutata di firmare qualsiasi documento postomi da loro e ribadendo più volte di inviarmi la loro richiesta scritta della chiusura del conto per la presenza del decreto ingiuntivo. Ribadisco che la loro unica motivazione di chiusura conto è stata "che hanno saputo di questo decreto ingiuntivo". A questo punto può la Banca richiedere la chiusura conto solo perchè hanno saputo di un decreto ingiuntivo emesso non da loro? Dove la banca e con che diritto hanno preso l'informazione sul decreto ingiuntivo? La mia privacy è stata violata?Chi paga i costi di chiusura e gli interessi non maturati dei titoli che ho in portafoglio?Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto che spero possiate darmi.salutisimona
|
Rev.0 Segnala
17/03/2009, ore 16:09
|
||||
|
|
Vota ora facendo click sulle icone e vicino ogni domanda, commento o risposta
|
Rev.0 Segnala
17/03/2009, ore 16:16
loro possono fare questo tipo di richiesta, semmai nella sua vicenda e' il modo di porsi del direttore che' e' da contestare nel senso che educatamente poteva mettervi a conoscenza del fatto e darvi un po' di tempo per poter sistemare le cose, per quanto riguarda il modo di come sono venuti a conoscenza nessuna violazione in quanto esisto miriadi di banche dati che non fanno altro che mettere sulla strada le situazioni degli altri, per i titoli apra un c/c presso una nuova banca e contemporeneamente apra un nuovo dossier titoli e chieda che i titoli passino dal dossier della vecchia banca alla nuova e lei non perdera' una lira di quei titoli la saluto |
||||
|
|
|
Rev.0 Segnala
17/03/2009, ore 16:46
Devo complimentarmi con la lucida e precisa interpretazione dei fatti da parte di ragioniere1.Anch'io penso che la "Moralizzazione" delle banche debba passare attraverso l'educazione ed il modo di porsi, ma spesso e volentieri ho urtato contro la realtà e mi sono sentito dire che di bancari educati ne avrei incontrati solo io, che in realtà non ne esistono, ecc.Non me ne voglia ragioniere1 se in questi giorni le nostre strade si incrociano e non sempre in situazioni piacevoli: vorrei che prendesse atto che le mie contumelie si indirizzano sempre contro chi è troppo aggressivo e che auspico un dialogo sereno tra noi che ci troviamo a scrivere su un forum che per definizione non è sereno perchè raccoglie le lamentele e le critiche di molti. Salomonicamente, credo che la colpa di alterchi e screzi sia sempre da dividere per due. Per poi calibrarne la varianza, ma i grandi numeri riportano sempre al 50%. Solo per dire che i litigi, da chiunque siano causati, sono sempre negativi, e mi scuso con i lettori nella misura del mio 50%. |
||||
|
|
|
Rev.0 Segnala
17/03/2009, ore 17:37
Gentile Utente,se avesse fatto opposizione al decreto ingiuntivo, o meglio ancora se lo avesse anticipato, citando la banca in giudizio, questa situazione non si sarebbe verificata.Suppongo anche il problema non riguardi soltanto la Sua persona, ma anche l'attività aziendale che non avrà accesso al credito.L'atteggiamento tenuto dall'Istituto di Credito rappresenta una prassi consolidata, dovuta al timore di una revocatoria fallimentare.Condivido l'atteggiamento di rifiuto di firmare la richiesta di chiusura del rapporto di c.c., sia la banca a notificarlo ed a motivarlo.Sarà comunque difficile aprire un nuovo rapporto bancario, vista la segnalazione, di cui non si conosce esattamente la natura, oltre al decreto ingiuntivo. Ha preso visione della Centrale Rischi?Cordialmente |
||||
|
|
|
Rev.0 Segnala
17/03/2009, ore 17:47
Del senno di poi sono piene le fosse.L'opposizione al decreto ingiuntivo, per la banca, sarebbe poi un segnale ancora peggiore.Ritengo che per arrivare al punto di voler chiudere un conto corrente, la banca abbia avuto segnalazioni informali (pissi pissi, passa parola, tam tam, lo chiami come le pare) tra uffici legali. Per cui la richiesta nuda e cruda e senza la domanda di spiegazioni o chiarimenti, è semplicemente un gesto antipatico perpetrato dal responsabile di filiale.Che con un conto corrente privato, positivo, intrattenuto da più di vent'anni, avrebbe potuto eventualmente cautelarsi con il blocco dei titoli, ben sapendo che in futuro le borse difficilmente potranno implodere ulteriormente.Aspetti strani ce ne sono diversi. |
||||
|
|
|
Rev.0 Segnala
17/03/2009, ore 18:27
INTELLETTualiIi.... leggete , quello che scrivo.Difendere lintelletto fuori dalla curiosità;sensa riempirlo di pensieri nocivi, e impertinenti lo rende inabile,è incapace.(Per apprendere ) ciò che appartiene alla propria mortificazione è perfezione.Se si seguono questi consigli ,ci si potrà difendere da insidie; Ma iil grave pericolo e curarsi dalla < superbia,> che dalla volontà che si ha ferma opinione che ilsuo è migliore degli altri: Ma da chi? e come potra essere "SANATO"????NEWTON DON TURIDDU |
||||
|
|