dopo le carte di credito revolving mi è arrivata un'altra mazzata: Unicredit mi richiede, come firmatario di una fidejussione rilasciata nel 1999 per una S.a.s. chiusa nel 2008, la bellezza di euro 28.000 e rotti.La situazione è questa: I titolari della società in questione sono nullatenenti, hanno provato a chiedere un saldo e stralcio rateizzato a 500 euro mese fino ad arrivare a 10/12 mila euro (che era poi il saldo del c/c all'epoca), la banca non ha accettato.Il sottoscritto ha in essere un mutuo ipotecario 1^ casa da 650 euro/mese, acceso neanche 1 anno fa, valore immobile 160.000 ipoteca 320.000 euro.Due carte revolving da 3.000 euro da tempo in sofferenza + una terza da 8.000 con alcune rate non pagate, la rata auto da 180 e una quarta carta revolving regolarmente saldata a 100. Totale uscite mensili che riesco ancora a pagare circa 950 su uno stipendio di 1.700.Cosa può fare Unicredit? mi conviene scrivere di persona spiegando la situazione e proponendo un saldo e stralcio ovviamente rateizzato?Vi ringrazio anticipatamente per i suggerimenti e saluto tutti calorosamentesimone
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30/08/2010, ore 12:48
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30/08/2010, ore 17:29
SIMOALIEN scrive<< |
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30/08/2010, ore 19:04
effettivamente concordo con te...e poi, anche se dovessero andare avanti con l'iscrizione di una ipoteca di 2^ grado, prima di poter mettere all'asta l'immobile se non ho capito male c'è da estinguere quella di 1^ grado alla banca che mi ha concesso il mutuo che è superiore oltre al doppio del valore di mercato dell'immobile, valore tra l'altro diminuito rispetto a due anni fa quando feci il primo mutuo considerata la crisi del settore. Viste le cifre mi sembra una assurdità come soluzione, è anche vero che vista la crisi del settore bancario forse anche loro sono alla ricerca disperata di liquidità....o dico delle stronzate??? |
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30/08/2010, ore 21:36
SIMONE non dici affatto stronzate e fino a quando la Banca che ha emesso il mutuo non rientra di tutta la sua esposizione,pòssono solo farsi crescere la barba.Oddio (in teoria ) potrebbero sempre valutare di vèndere l'immobile decurtando ovviamente in primis i soldi che deve avere la Banca e sempre col permesso di essa.E sempre quando ne ricòrrono gli estremi,i conti,le rate pagate e quelle da pagare,la realtà del mercato etc. Ma la domanda è : perchè una Banca dovrebbe farlo ?Infatti è un iter atìpico e assai raro. |
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03/09/2010, ore 11:31
se la società ha un fido bancario da diversi anni , tramite un avvocato la socità diffida la bnca a esegire i ricalcoli di c/c illegalmente percepiti. Così fermi le eventuali azion della banca nei confronti dei garanti. Fra 2-3 anni poi si vedrà, ma nel frattempo dormirai tranquillo |
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03/09/2010, ore 17:31
Come immaginavo : il |
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