Confermo che la penale per la tipologia di mutuo NOn rientra nella "Bersani", per cui si deve pagare. Per il resto, secondo me, il 3% di penale non può essere paragonato al 3% di maggiorazione per stabilire l'interesse di mora (giusto per rifarci alla 350 che parla di sommare "agli interessi promessi la maggiorazione prevista per gli interessi di mora"), per un motivo semplicisissimo e sarebbe:
Il tasso che si applica sulla operazione per calcolare gli interessi, deve comprendere, per far uscire fuori quest'ultimi, anche il capitale ed il tempo (interessi = CxRxT, dove C è il capitale, R è il tasso di interesse e T il tempo-questa è la formula dell'interess esemplice, ma il concetto per la formulazione di un p.d.a. è uguale-) e chiaramente stesso discorso vale quando si calcolano gli interessi di mora, dove il tempo esiste (i gg di ritardo). Nel caso della penale di estinzione il T (tempo non c'è), quindi NOn rientra in un eventuale calcolo sommatoria per la verifica della usurarietà del tasso. Però, però potrebbe essere preso in considerazione come COSTO nel calcolo del Taeg. Anche qui il motivo è semplice. Se per un mutuo decennale dopo 5 anni lo estinguo, alle spese già contabilizzate (assicurazione-eventuale-, commissioni istruttoria-eventuali-frazionamento del pagamento-sicuro-interessi totali della operazione-sicuri) ci sommiamo la spesa della penale estinzione anticipata, esce fuori un taeg diverso e più alto. Qui sorgono i problemi. C'è una legge che dice che il taeg da paragonare è quello che esce fuori nel tempo della firma del contratto. Ci sono sentenze ultime (chiaramente la casistica è soprattutto per i tassi fissi), invece che dicono che il taeg deve essere paragonato ad ogni scadenza della rata (qui ancora non si sa come andrà a finire). Le differenza per questi due casi sono sostanziali e ripeto SOSTANZIALI. Se il Taeg, ne primo caso esce fuori più alto della soglia ne esce fuori un tasso usuraio, con tutte le conseguenze amministrative e penali del caso. Nel secondo caso, invece di tratto della SOLA usura provvavvenuta, che non implica nessun reato penale, ma solo semplicemente il ricalcolo della rata al tasso della soglia usuraia in vigore al momento della scadenza della rata. Quindi, scartando, per questo domanda prospettata il primo caso è da vedere come inquadrarla per il secondo caso (quello del >Taeg ricalcolato con il nuovo costo) e si può fare solo portando la banca in giudizio, tenendo ben presente le spese di giudizio (tutte avvocato e perito di parte compresi) ed il possibile ritorno economico, nel caso di una vittoria in Cassazione, che secondo me è piccolo, ma un perito, sicuramente saprà fare i calcoli meglio del sottoscritto.
Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI