Ecco l’elenco di tutta una serie di gravi inefficienze che hanno gravato, negli anni, sulla gestione del mio conto corrente presso UBI Banca tramite il sito di Remote Banking “Qui Ubi” con particolare riferimento alla gestione titoli.
Le seguenti carenze del servizio Qui Ubi mi hanno arrecato un danno oggettivo, di tipo economico e non solo visto il tempo che mi hanno fatto perdere.
Ecco i punti:
1) La sessione di lavoro del conto online Qui Ubi dura pochissimo. Occorre ogni volta ri-autenticarsi inserendo di nuovo nome utente e password perdendo parecchio tempo.
2) Il sito è spesso molto lento e instabile. Mi è capitato parecchie volte di non riuscire ad accedere al servizio di trading online per effettuare operazioni sui titoli in situazioni di particolare pericolo (e dunque anche per tutelarmi da forti e improvvise svalutazioni dei titoli) sui mercati finanziari, il cui mancato buon esito mi ha causato negli anni gravi danni economici per alcune migliaia di euro.
In quelle occasioni il sito è da ormai 5 anni quasi sempre instabile, i dati non coerenti, fino a che addirittura ad un certo punto non è più possibile accedervi.
E vi posso assicurare che è capitato tantissime volte, soprattutto nelle giornate di contrattazione segnate da improvvisi e repentini cali ingiustificati delle quotazioni. In quelle giornate a causa di problemi vari tra cui caricamenti lenti delle pagine del sito, dati visualizzati non coerentemente, mancati accessi etc. non sono quasi mai riuscito ad accedere al servizio per poter vendere alcuni titoli e tutelarmi da quelle svalutazioni speculative che poi di fatto sono avventue arrecandomi grave danno. E questo è inaccettabile in considerazione del fatto che la mia connessione internet è sempre stata, in quelle circostanze perfettamente funzionante.
Cosa molto interessante, in alcune situazioni di emergenza sui mercati, una volta caricata a fatica l’homepage, pur avendo inserito le mie credenziali CORRETTAMENTE!! una dozzina di volte per accedere al servizio, continuavo a ricevere il messaggio di “nome utente o password errati”. Considerando il fatto che da sempre, al terzo tentativo errato di accedere al portale QUIUBI ti viene automaticamente bloccato l’account e che in quelle circostanze non è invece mai successo, mi verrebbe da pensare che in caso di pericolo sui mercati, SOLO alcuni utenti possano entrare e a danno di altri anche se questo non lo posso assolutamente provare.
Di fatto, da programmatore dico che per far risultare errate delle credenziali corrette o per evitare di bloccare l’account oltre il terzo tentativo, devi ESPLICITAMENTE cambiare il codice del software che gestisce il servizio.
Hanno poi tentato di giustificarsi confermando le disfunzioni al servizio per aggiornamenti del sistema lanciati proprio quei giorni e in quell’orario.
Ma io non posso fare a meno di domandarmi: mentre la finanza mondiale sta crollando con cali delle quotazioni a due cifre, alle 15:00 del pomeriggio UBI Banca lancia gli aggiornamenti di sistema rendendo il servizio di trading online indisponibile?
4) Sempre tramite il portale Qui Ubi è capitato che un ordine di acquisto titoli correttamente inoltrato e successivamente da me cancellato prima della sua esecuzione tramite l’apposita griglia sia rimasto per ore in uno status intermedio che lo rendeva di fatto, da un lato ineseguibile e dall’altro non sostituibile, bloccando di fatto tutto il servizio.
Anche in quelle circostanze ho subito danni economici di varia entità.
5) L’elenco delle operazioni di movimentazione titoli del conto titoli dispone di uno storico che non va oltre i 15 mesi, dopo di ché tutte le informazioni riguardanti la compravendita del titolo vengono rimosse.
6) La sezione di Analisi “Titoli azionari negoziabili da Qui UBI“ trae fortemente in inganno l’utente su quella che è la reale entità dei guadagni o delle perdite derivanti dalla gestione titoli (anche di diverse migliaia di euro) in quanto utilizza per rilevarli solo il sistema del Capital Gain e della media ponderata.
7) Inutile precisare che ho segnalato numerose volte problemi di questo tipo alla banca e ogni volta ti senti rispondere cortesemente che segnaleranno il problema all’ufficio preposto il prima possibile e che purtroppo non è una questione che dipende da loro un po’ come succede al ministero dei trasporti. In 5 anni non è mai cambiato nulla. Mi sono visto inoltre recapitare dal direttore della filiale interessata una lettera in cui scriveva che gli dispiaceva della mia insoddisfazione. Insoddisfazione? Il problema è che questi non hanno capito che sono rimasto personalmente danneggiato negli anni da questa situazione per diverse migliaia di euro e che non posso denunciarli perché nel nostro paese la giustizia è lenta e inaffidabile, altro che insoddisfazione.
Una delle poche cose che in tutta questa situazione è invece sempre andata per il verso giusto SENZA MAI NESSUN ERRORE è l’addebito delle spese sul conto che sono decisamente elevate anche per una banca tradizionale e che non vengono per esempio del tutto applicate su un conto online zero spese.
Qualcuno saprebbe dire cosa fare per ottenere un risarcimento?
Grazie.