Ero socio al 33,33% di una srl, con successivo atto notarile ho ceduto il mio 13.33% ad altro socio che è ora titolare del 70% della società.Prima della cessione, io e gli altri due soci, che hanno ceduto le loro quote al nuovo socio, per l'apertura di c/c bancari (ordinari e anticipi), abbiamo depositato le ns. firme a garanzia.Ora, poichè il nuovo socio di maggioranza diventerà anche amministratore unico, vorrei sapere se posso revocare le mie fideiussioni e trasferirle al nuovo socio.grazie
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09/07/2009, ore 15:12
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09/07/2009, ore 16:12
Gentile Utente,gli accordi riguardanti le fidejussioni andavano pianificati prima della cessione delle quote.In primo luogo, è la banca che decide di restituire o restringere le fidejussioni, in quanto non possono essere autonomamente trasferite da un soggetto all'altro.Secondariamente, non è detto che il socio di maggioranza si accolli tale impegno o che disponga della dovuta capienza.Allo stato attuale, i suoi impegni rimangono in essere verso l'istituto di Credito.Mi auguro che almeno la carica dell'Amministratore sia stata definita a tempo determinato e non indeterminato.Cordialmente |
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09/07/2009, ore 20:12
Basta mandare una r.r.r. , alla ricezione la banca chiederà al superstite, nuova ducomentazione per una revisione delle linee di credito, senza la vostra garanzia personale. Nel caso di esito positivo, vi libererà, altrimenti, purtroppo continuerete ad essere garanti, sino a che si modifichi la situazione. Le revisioni sono periodiche ed annuali )quasi sempre). La garanzia personale da voi firmata ha una durata decennale, scaduti i 10 anni e non rinnovata (certamente) sarete liberi senz'altro |
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10/07/2009, ore 21:27
Mi permetto di dissentire, usualmente, se trattasi di garanzie omnibus, cosa che presumo trattandosi di affidamenti a breve, le banche prendono atto della volontà di recesso da parte del garante, che ovviamente continua a rispondere in solido dell'esposizione alla data della ricezione della richiesta di recesso dalla garanzia. Se trattasi di garanzie finalizzate, cosa di cui dubito, queste si esauriscono solo al momento della fine dell'ammortamento di un eventuale finanziamento, o, in genere, dell'affidamento che garantiscono.Quello che può avvenire è, invece, che l'istituto, al mutare del regime delle garnazie, revisioni i fidi alla luce della nuova situazione, ma il garante è comunque libero dalla data di avvenuta ricezione; le consiglio quindi di inviare alla banca raccomandata con ricevuta di ritorno, richiedendo una liberatoria che rechi la data da cui la garanzia si ritiene revocata da parte dell'istituto, |
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10/07/2009, ore 22:21
A fra ma che vai dicendo in giro che poi di credono pure, tanto i forumisti quello voglio sentire, cioè quello che a loro fa piacere, mica voglio sentire ed ascoltare la verità, che è una sola quella che ho scritto io. Non ci sono alternative, bisogna revisionare le linee di credito presentando altri garanti o valutando meglio il o i socio/i rimanente, se basta la loro. In caso contrario nisba la liberatoria la vedono con il binocolo. Servirà pure qualcosa fare i fidi a 20 anni e lavorare da 31 in banca!!!!!! |
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11/07/2009, ore 10:43
Continuo a rimanere sulla mia posizione. Quanto meno, questo è ciò che vedo a cadenza quasi quotidiana, essendo io stesso a scrivere spesso e volentieri le liberatorie per i clienti dietro indicazione del servizio legale. Ripeto, la prassi che vedo è accettare la richiesta di revoca su garanzie omnibus dalla data di ricezione, e rivisitare, se del caso, gli affidamenti a fronte della nuova situazione.I fidi li faccio sicuramente da meno di vent'anni, però qualcuno ne ho visto, magari la banca per cui lavoro sarà strana, però questo è quello che posso riportare come mia esperienza professionale. In ogni caso, anche legalmente, vedo dfficile rifiutare la richiesta di recesso! |
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