rifiuto cambio assegno bancario
ciao, ero titolare di una ditta individuale che è fallita, quindi sono fallito personalmente, ergo non posso avere rapporti di conto corrente con banche che, semplicemente non me li fanno avere in nessuna forma. Per lo stipendio della dita per cui lavoro ora devo per forza cambiare l'assegno in banca visto che tra l'altro non emettono assegni liberi ma solo non trasferibili. La Banca Popolare di Milano sede di Reggio Emilia non cambia assegni di importo "elevato" per regolamento interno. Per ottenere il cambio dell'assegno ho dovuto chiedere all'ufficio cassa della ditta il ritiro dei contanti perchè nemmeno dietro loro specifica richiesta la banca ha accettato di cambiare l'assegno. Quindi, grazie all'impresa dove lavoro, domani le guardie giurate vanno a ritirare la enorme cifra di 2.500 Eur da consegnarmi in contanti come prelievo da conto corrente ditta e non come cambio di assegno. Chiamata Guardia di Finanza hanno detto che lo possono fare e che se vogliono lo fanno. Se l'Impresa non fosse stata disponibile a sostenere i costi dell'operazione cosa avrei potuto fare? Vi ringrazio dell'aiuto..
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11/12/2008, ore 18:15
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12/12/2008, ore 06:54
ciao, grazie a tutti per la partecipazione ma nessuno sa se veramente è possibile rifiutare il pagamento di un assegno che riporta la chiara indicazione:" pagate a vista a... (me)" e non per mancanza di fondi semplicemente perchè come azienda di credito decido che, per non correrer rischi e tener basso il livello di contante in cassa, non specificando nemmeno l'importo dico che l'importo "elevato" lo decido io. Il problema comunque si pone tutti i mesi avendo l'impresa con cui lavoro numerosissimi rapporti di c/c e vigendo in edilizia, almeno fino a qualche tempo fa, l'obbligo di tracciabilità dei pagamenti verso i dipendenti e subappaltatori (bonifico bancario o assegno non trasferibile). E' evidente che non trovando soluzione avrei dovuto iniziare un contenzionso, ma non con la banca se è vero che i regolamenti consentono tale comportamento, ma con il datore di lavoro che mi paga si lo stipendio nei termini di legge ma non mi mette effettivamente in condizione di poterlo utilizzare. Se qualcuno avesse qualche riferimento normativo... grazie ancora |
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12/12/2008, ore 10:16
La risposta l'ho già data,invece di creare difficoltà all'azienda che logicamente ha il conto corrente per effettuare e ricevere pagamenti da clienti e fornitori,se io fossi un dipendente e mi dicono che tutti gli altri hanno il conto e creo problemi per pagamento cash stipendio,allora cercherei un istituto di credito dove ci sia bancomat MA no assegni,no imposta di bollo,non posso scrivere il nome della banca ma è a Milano, bancomat con IBAN ma non è un conto corrente però ci si accredita lo stipendio,si pagano le bollette i bonifici a zero euro,può scaricare il contratto da internet,costo mensile:1 euro,può esere cointestato,no deposito titoli,no sconfinamenti,digitando :conti correnti lo troverà. |
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12/12/2008, ore 15:30
trovata banca che presta "servizio" conto in tasca... peccato che per ottenerlo tu debba per forza fare il primo bonifico di attivazione da un conto corrente intestato a te personalmente o cointestato.... e quindi sono da capo: non posso avere il conto se non ho un conto che non posso avere.... |
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12/12/2008, ore 20:07
Guarda ho telefonato 5 minuti fa NON è come dice Lei,non occorre un conto di appoggio,bastano: carta identità,codice fiscale,il bonifico lo si fa direttamente cash da loro,ci sono poche filiali ma hanno dei punti dove viene fatta l'identificazione,la carta prepagata ha l'IBAN come già detto,e i bonifici hanno costo zero,prelievi su tutti gli sportelli delle banche=zero spese,500 euro al giorno bancomat(se ci sono depositati),ma dove ha guardato? Digiti:banche on line,troverà ciò che le serve,non ci sono assegni essendo ricaricabile.Mi faccia sapere. |
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12/12/2008, ore 23:42
Insomma ENILALBEti devi fare un C/C e Troy ti ci ha portato col cucchiaino.......... se vuoi continuare ad incassare il tuo stipendio senza aprirti un C/C devi prendere a calci il il direttore di Filiale,meglio di no..........In quanto alla tua giusta domanda ( è legale che le Banche non pàghino gli assegni seppur coperti e regolari ) la risposta è più che chiara : NO ! ma il problema vero è : chi glielo contesta ? |
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