Ho un quesito al quale ritengo sia semplice rispondere, ma che non sembra altrettanto scontato per l'Amministrazione Finanziaria: ho una serie di rimborsi IRPEF risalenti a vari anni dal 2001 al 2007, che sono in parte già liquidati dall'Agenzia (per gli anni 2001 e 2002 per complessivi 5.000 euro) ma che non mi vengono corrisposti (sul sito dell’Agenzia alla voce "emesso vaglia" appare la scritta NO). Dall'altro lato ho un debito con Equitalia per compensi di riscossione ed oneri da me a suo tempo non corrisposti per due cartelle degli anni 1996 e 1997 (la parte erariale è stata interamente rateizzata e corrisposta) per una cifra approssimativa ad oggi di 2.000 euro, inclusi gli interessi. Ho provato a chiedere la compensazione tra i rimborsi (almeno per la parte già liquidata – anni 2001 e 2002) ed il debito, visto il nuovo ruolo di Equitalia, la cui competenza mi sembra non sia più limitata a quella di mero riscossore, ma mi è stato risposto che le due cose non sono compensabili e debbo prima saldare la parte a debito (e subito) e poi potrò avere i rimborsi che mi spettano (salvo disponibilità !!!). A parte i tempi necessari al rimborso, non Vi sembra che un tale comportamento rappresenti per l'Amministrazione una perdita di soldi, visto che sui rimborsi mi saranno comunque corrisposti gli interessi?GrazieP.S. Ai rimborsi è applicabile la prescizione decennale?
Freelance
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30/05/2009, ore 08:39
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30/05/2009, ore 08:50
Sulla questione prescrizione in effetti poni un interrogativo serio.A scanso di dubbi, manda una raccomandata interruttiva A/R con la quale metti anche in mora, chiedi ad un avvocato.Non so come è la giurisprudenza, ma proverei a far pignorare addirittura.... e visto che Equitalia è al 50% di chi ti deve dei soldi manderei a pignorare direttamente li.Sarebbe molto carino. |
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30/05/2009, ore 10:58
freelance dice: A parte i tempi necessari al rimborso, non Vi sembra che un tale comportamento rappresenti per l'Amministrazione una perdita di soldi......Allora saremmo in balia di un'amministrazione seria e cace.....e nel rispetto delle regole del dare e avere.....Purtroppo il paese è a pezzi....nonostante il solerte Brunetta....si cerca efficienza....ma appena si tratta di incassare...non guardano in faccia a nessuno....senò come si mantiene la casta milionaria.....e tutto il resto del paese.Quì c'è un sistema pubblico ormai al 50% che vive sulle spalle di quello privato....e lo stà mandando al fallimento quotidiano.Sic et sempliciter....:-)))) |
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30/05/2009, ore 11:50
Non avete tenuto conto di un "piccolo" particolare.E' prassi comune NON emettere i mandati di pagamento se esistono debiti verso l'erario NON pagati.MAI chiedere rimborsi se esistono debiti verso l'erario, si perde il diritto a portarli in compensazione e non si riesce ad incassarli. |
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30/05/2009, ore 13:30
Ringrazio tutti per la partecipazione "emotiva" ed i consigli (quello di K3II1 non è poi così paradossale e sarei tentato di seguirlo!). Avete ragione un pò tutti, ma noi contribuenti dobbiamo arrenderci sempre? A proposito, prima di chiudere la questione: lo Statuto del Contribuente, che mi sembra dovrebbe avere valore di norma, non solo prevede la compensazione tra debiti e crediti, ma addirittura stabilisce che l'Amministrazione è tenuta ad invitare il contribuente a definire in questo modo le pendenze! Grazie a tutti e....alla prossima |
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30/05/2009, ore 17:02
Se non erro è successo a Genova un paio di mesi fa, pignoramento di un creditore della equitalia direttamente negli uffici, con applauso delle persone in coda. |
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