Nel 2007 aderii ad Alice trenta tutto incluso facendo una semplice telefonata senza un contratto vocale (se ricordo bene) e senza contratto cartaceo (sono certo). Alla prima e alla seconda fattura mi arrivò da pagare l'importo fisso pubblicizzato. La terza fattura di € 680,00 con tutte le telefonate fatte nel bimestre corrente e quelle dei bimestri precedenti. Feci ricorso e non pagai. Mi tolsero la linea. Protestai telefonicamente e mi ridiedero la linea. Ancora tutto bene per i due bimestri successivi, ma al terzo bimestre si ripetè la cosa, con € 500,00, non pagai e mi staccarono la linea. Dopo vari passaggi capii che le telefonate non fatte dal telefono di telecom, venivano contabilizzate a parte. Capitai in dedali burocratici quali: Garante per le telecomunicazioni, Giudice di pace e quant'altro, rob da impazzire, specialmente a Napoli. Feci una denuncia ai carabineri citando anche la macata informazione del mio debito crescente rispetto alle condizioni di adesione. Dopo alcuni mesi mi contattò una società di recupero crediti di Bergamo a cui mandai in visione la documewntazione in mio possesso. A distanza di un anno, in data 16 febbraio 2009 ho ricontattato questa società, e mi è stato risposto che: la pratica è tornata a Telecom in data 14 (quindi 2 giorni prima) in quanto è scaduto il termine entro il quale recuperare il credito e proprio mentre la società la stava lavorando. E' vero? Cosa mi aspetta? Grazie. Saluti
Rev.0 Segnala
20/02/2009, ore 09:42
|
||||
|
Vota ora facendo click sulle icone e vicino ogni domanda, commento o risposta
Rev.0 Segnala
20/02/2009, ore 12:38
Ma, onestamente, come lei stesso afferma, se ha effettuato telefonate dal telefono normale e non VOIP, gli addebiti sono corretti. |
||||
|
Rev.0 Segnala
20/02/2009, ore 22:46
No Blues; da una certa data in pi (dovrei cercare nella ail aziendale telecom) le chiamate vers rete fissa sono comprese anche dal fisso a patto che sia attiva ATI alice tutto incluso |
||||
|