Manca sempre la controprova, ma continuando a negare qualsiasi problema e qualsiasi possibile soluzione ci facciamo solo del male. L'unica cosa certa è che così non va. Ridicolizzare il discorsi di Pimander non serve, bisogna invece essere costruttivi, non sempre distruttivi su ogni intervento e proposta.

Il problema è che non siamo in grado di fare crescita, i paesi in via di sviluppo non hanno aderito all'euro ma crescono, stanno finanzariamente meglio di noi, e non hanno bisogno dell'euro. La Gran Bretagna l'euro non ce l'ha e non si sogna nemmeno di adottarlo.

e allora diciamola tutta: in inghilterra e nondimeno in Svizzera, che

l'euro non ce l'hanno e non si sognano nemmeno di adottarlo,

i grandi capitali, le banche e la chiesa (in Inghilterra persino la chiesa è diversa dal resto d'europa!) non solo la fanno franca, ma guidano lo sviluppo alla grande: le case automobilistiche e motociclistiche inglesi sono prodotti di nicchia, spesso passati sotto il capitale tedesco, e così anche gran parte delle industrie degli altri settori. e noi per i consueti motivi "parrocchiali" abbiamo paura a vendere Fiat e Ducati all'estero, e non accettiamo queste linee di sviluppo. Da noi persino la Chiesa, con l'apporto turistico e commerciale che arreca, può diventare un'opportunità, e noi dobbiamo rinunciare al benessere comune per "supportare" l'imprenditore brianzolo, l'artigiano o l'affittacamere con vista cupolone che non si vuole rassegnare a collegarsi a un marchio in franchising, o a vendere qualche gadget in più (gite turistiche, souvenir, ecc.)? Se io sono il pericoloso sovversivo comunista, cari signori, voi siete dei feudatari rimasti al medio evo! La butto lì come battuta: che sia per colpa di questi imprenditori, incapaci di riciclarsi come l'intelligente hummer ha saputo fare, che la nostra povera Italia va a rotoli?

Gustavo,l' Italaino medio il piccolo imprenditore,l' artigiano il bottegaio,sono coloro che hanno retto questo paese,e dei franchising,ne hanno piene le palle,anche perchè si è visto bene che in questi anni,abbiamo solo dato ricevendo in cambio un vaffa,e sappiamo bene che ci vogliono portare tanto in basso davoler comprare con una manciata di fave i nostri prestigiosi marchi ,come del resto è già avvenuto,e noi che facciamo diciamo acostoro prego accomodatevi? no basta !!!

Posso essere d'accordo con te, ma allora dobbiamo deciderci se prendere esempio dall'Inghilterra e dalla Svizzera, che così fanno, ovvero l'importante non è avere il marchio, ma commercializzare ed eventuamente produrre prodotti validi (cosa, quest'ultima, che Inghilterra e Svizzera non fanno, ma che noi saremmo più che in grado di fare): e tu stesso dicevi che quando vendevi auto trovavi più conveniente vendere auto straniere, non solo per una questione di prezzo unitario, ma anche perchè Fiat ntcnds (non ti cagava nemmeno di striscio); eppure, stando a quello che dici, non eri esattamente un bottegaio. E noi dovremmo ancora perder tempo dietro a questa casta di vetero elettori della vetusta dc, ora del governo di larghe intese? Non è cosa che interessa più, ne al pdl ne al pd, credimi.

Off topic: Jos, ti suggerisco di trovare il tempo per visitare il San Michele (puoi tranquillamente tralasciare San Giovanni Rotondo). Vedrai, il Santuario del San Michele ha un'energia particolare. E una delle "Porta Coeli" (terribilis est locus iste) piu' forti d'Italia.

Jos: Riguardo l'articolo che hai linkato, non so se hai visto che e' del 2011 (ciusto ciusto all'insediamento di Monti). Come chiude l'articolo? Con una frase che fa sorridere di beatitudine il Monti. Infatti, che cosa fa il tuo prediletto? Invece di prendere atto del contenuto dell'articolo, fa l'esatto contrario e accelera la consegna dell'inventiva Italiana alla multinazionale con "fatturazione in Lussemburgo e bonifico in Svizzera", secondi i sacri ed approvati crismi della sana evasione fiscale garantita da Bruzelles ai propri interessi corporativi. Monti e' stato lo strumento di distruzione dell'inventiva PRIVATA Italiana a favore dell'ordine PUBBLICO europeo.

Domandi cosa c'entra l"euro? Non confondere il mezzo con il fine. Sono due cose diverse. Uno e' il mezzo, l'altro il fine (l'obiettivo). Aprite gli occhi, please.

Riguardo a Patos (non e' possibile parlare di questi argomenti facendo un guazzabuglio): la faccio semplice semplice: tenendo a mente l'articolo linkato da Jos....ma il decreto del fare, non dovrebbe includere "fare tagli" ? O pensi che la distruzione dell'economia Italiana non sia ancora arrivata al fondo?

E siccome di "fare tagli" non se ne parla, signfica che il Governo Letta proseguira' nell'Europeizzazione della nazione che per noi vuol dire solo soprannomi ignominiosi (PIGS) e disoccupazione. Il sistema di creare lavoro "a buffo" (= a spese dell'impresa privata e non per virtu dello Stato che proponga semplificazioni, aperture di mercati, agevolazioni sui costi - come sapientemete discritto nell'artoclo linkato da Jos) l'unica via d'uscita e' via dai lacci dell'Euro. Se vogliono la nostra cultura, le nostre spiagge, le nostre dolomiti, le nostre citta' d'arte, il nostro cibo, i nostri vestiti, il nostro gusto della vita, che vengano a pagarlo il doppio. E, con il mestiere che faccio, ti posso assicurare che l'aumento del costo dell'energia non spaventa proprio.....visti i vantaggi che si avrebbero in termini di lavoro, inziativa privata e una politica economica nostra.