Accedi con Google+
Registrati con LinkedIN

Accedi con ForumConsumatori


Recupero Password Chiudi
Accedi | Registrati


Iscritti a ForumConsumatori: 68204  Discussioni create: 40501  Messaggi inviati: 260681
Iniziata: oltre un anno fa   Ultimo aggiornamento: oltre un anno fa   Visite: 7220

0
0 / 0
Rev.0 Segnala

Ho scovato un articolo del WSJ-Italia che parla di uno studio commissionato dalla BCE ad una azienda specializzata. Lo studio ha chiesto 3 anni di lavoro ed i dati (solo alcuni dati) sono stati pubbicati a marzo di quest'anno.

Lo studio riguarda il patrimonio pro-capite privato dei Paesi europei. Il risultato e' che gli Italiani stanno meglio di tutti gli altri europei e questo viene percepito come un affronto, visto che le finanze pubbliche Italiane sono un disastro. Un affronto, perche' il cittadino tedesco, ad esempio, attribuisce a questo dato il signficato che lo stato tedesco ha costretto i tedeschi ad essere piu' poveri dei cugini Italiani per tenere in ordine i conti dello Stato.

E questo spiega non solo l'attacco frontale portato alla proprieta' dal governo Monti e dal governo Letta ("europeisti convinti") per ripianere il debito pubblico, ma la connivenza delle banche e i comportamenti altrimenti inspiegabili di certe persone "addentro" a questo tipo di notizie. Poco importa che, invece di adoperare "decenza" e andare a scovare chi ha tratto profitto ingiusto dalla situazione, si tirino dentro tutti senza distinzione con l'aggravante di instillare nelle menti il pricipio della presunzione che tutti abbiano rubato (E ritornano i discorsi che facevamo sugli equivoci -voluti -sull'evasione). E' chi appoggia tale menalita' e' da isolare.

Per questo motivo, l'affannarsi di alcuni (come Patos) a trovare possibili soluzioni economiche serve a ben poco. Alla BCE non interessa corregere i conti. Interessa pareggiare le sperequazioni, quindi le proposte di Patos vengono ignorate a prescindere che siano giuste o sbagliate. Una volta che ci abbasseremo al patrimonio pro-capite europeo medio, la crisi sara' dicharata finita. Volete scommettere? Non vi suona strano come i nostri Minsitri dell'Economia parlino continuamente di ripresa imminente e l'Europa puntualmente li smentisce? L'obiettivo e' un altro e lo studio commissionato dalla BCE lo rivela.

http://www.wallstreetitalia.com/comment/239342/uno-scottante-tema-politico-il-patrimonio-pro-capite-dell-italiano.aspx



-------------------------------------------------------


Olim, Hortacius, dedisti filii nam ignotam.

------------------------------------------------------- Olim, Hortacius, dedisti filii nam ignotam. Per quanto riguarda me: So cosi de legno che si me rifa' Geppetto, ce tira fora Pinocchio.

aggiungi un commento
aggiungi un commento
Data
Votazione
Non hai ancora votato! Vota ogni singolo contributo che ritieni utile o interessante e che sia ben scritto per permettere ai contenuti di qualità di salire in alto.
Vota ora facendo click sulle icone e vicino ogni domanda, commento o risposta
Pagina 1 di 6
Vai alla pagina [1 2 3 4 5 6]

0
0 / 0
Rev.0 Segnala

Ma guarda che scopri l'acqua calda,questo tema ha furoreggiato nell'estate 2011 più del canta giro,lo stesso Tremonti ne fece un cavallo di battaglia,prima dell'invio dei compiti a casa da fare che culminarono con lo spread a 515 punti, la cacciata del caimano,e l'ascesa di monti,al sopraggiungere dell'inverno.

Se tu fossi meno imparziale capiresti che la proprietà come tu la chiami degli italiani e si otto volte il pil,ma è altrettanto vero che l'80% degli italiani hanno casa di proprietà ma è anche vero che il 20% possiede più del 50% del patrimonio,normale dunque attaccare la pietre al sole,è bene ha fatto ad alzare le rendite catastali,colpendo laddove c'era la robba.

aggiungi un commento
aggiungi un commento

0
0 / 0
Rev.0 Segnala

errata corrige:leggasi "Se tu fossi meno parziale"

aggiungi un commento
aggiungi un commento

0
0 / 0
Rev.0 Segnala

non ho dati, solo una impressione dovuta alle conoscenze e a qualche discussione fatta all'estero. se in italia il 20% possiede piu del 50% del patrimonio nazionale potrei presumere che: in inghilterra sarebbe il 10% se non meno, azzarderei il 5%. in crescendo Olanda, Belgio Germania e Francia. sarebbe interessante fare un confronto fra la mia impressione e dati ufficiali che comunque dovrebbero differenziare patrimoni aziendali immobiliari e finanziari.



Hannibal
www.palombarimotociclisti.it


Hannibal www.palombarimotociclisti.it

aggiungi un commento
aggiungi un commento

0
0 / 0
Rev.0 Segnala

Il patrimonio degli italiani è prevalentemente immobiliare. Il perché lo spiega in buona parte lo stesso articolo (all'estero il pubblico copre la richiesta di abitazione e a prezzi molto bassi, qui da noi no ed è quindi una necessità - oltre a essere una peculiarità culturale).

Tuttavia servirebbero dati comparati anche sulla ricchezza dei vari Stati. Ché se in Italia lo Stato e povero e il cittadino ricco mentre negli altri Paesi è il contrario, allora è un discorso; se invece col patrimonio pubblico siamo in linea la cosa cambia e si tratta solo di una diversa scelta di allocazione delle risorse: l'italiano patrimonializza (per necessità e cultura), lo straniero investe invece nel tenore di vita (e all'estero, per quel che ho visto, è decisamente più elevato).

Ciò detto, che ci sia una irresistibile tentazione di una bella patrimonialona per sistemare le cose è del tutto evidente. Per ora corre sottotraccia, ma appena le condizioni politiche lo permetteranno, sbucherà fuori prepotente.

...motivo per cui sono decisamente favorevole alle privatizzazioni e a farla pagare allo Stato, la patrimoniale

aggiungi un commento
aggiungi un commento

0
0 / 0
Rev.0 Segnala

al contrario, direi che per aggirare la patrimoniale, i palazzinari potrebbero mettere sul mercato o affittare gli alloggi sfitti, o senza prospettive di uso familiare a breve,



.... continuavano a chiamarlo l'ineffabile

g.g.

aggiungi un commento
aggiungi un commento
Pagina 1 di 6
Vai alla pagina [1 2 3 4 5 6]


Prendi parte alla discussione
Prima volta? Assicurati di aver compreso le linee guida di partecipazione

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK

Gentile visitatore,

l'accesso gratuito a questo sito è possibile grazie al presenza di alcuni inserti pubblicitari.

Ti chiediamo gentilmente di disattivare il blocco della pubblicità dal tuo browser e, possibilmente, di sostenerci visitando i siti degli sponsor.

Grazie per la comprensione.

Ok, ho disattivato il blocco su questo sito