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Ho scovato un articolo del WSJ-Italia che parla di uno studio commissionato dalla BCE ad una azienda specializzata. Lo studio ha chiesto 3 anni di lavoro ed i dati (solo alcuni dati) sono stati pubbicati a marzo di quest'anno.

Lo studio riguarda il patrimonio pro-capite privato dei Paesi europei. Il risultato e' che gli Italiani stanno meglio di tutti gli altri europei e questo viene percepito come un affronto, visto che le finanze pubbliche Italiane sono un disastro. Un affronto, perche' il cittadino tedesco, ad esempio, attribuisce a questo dato il signficato che lo stato tedesco ha costretto i tedeschi ad essere piu' poveri dei cugini Italiani per tenere in ordine i conti dello Stato.

E questo spiega non solo l'attacco frontale portato alla proprieta' dal governo Monti e dal governo Letta ("europeisti convinti") per ripianere il debito pubblico, ma la connivenza delle banche e i comportamenti altrimenti inspiegabili di certe persone "addentro" a questo tipo di notizie. Poco importa che, invece di adoperare "decenza" e andare a scovare chi ha tratto profitto ingiusto dalla situazione, si tirino dentro tutti senza distinzione con l'aggravante di instillare nelle menti il pricipio della presunzione che tutti abbiano rubato (E ritornano i discorsi che facevamo sugli equivoci -voluti -sull'evasione). E' chi appoggia tale menalita' e' da isolare.

Per questo motivo, l'affannarsi di alcuni (come Patos) a trovare possibili soluzioni economiche serve a ben poco. Alla BCE non interessa corregere i conti. Interessa pareggiare le sperequazioni, quindi le proposte di Patos vengono ignorate a prescindere che siano giuste o sbagliate. Una volta che ci abbasseremo al patrimonio pro-capite europeo medio, la crisi sara' dicharata finita. Volete scommettere? Non vi suona strano come i nostri Minsitri dell'Economia parlino continuamente di ripresa imminente e l'Europa puntualmente li smentisce? L'obiettivo e' un altro e lo studio commissionato dalla BCE lo rivela.

http://www.wallstreetitalia.com/comment/239342/uno-scottante-tema-politico-il-patrimonio-pro-capite-dell-italiano.aspx



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Olim, Hortacius, dedisti filii nam ignotam.

------------------------------------------------------- Olim, Hortacius, dedisti filii nam ignotam. Per quanto riguarda me: So cosi de legno che si me rifa' Geppetto, ce tira fora Pinocchio.

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Ho solo riportato la valutazione del WSJ, non e' la mia personale. Quindi se e' parziale e' il WSJ ad essere parziale.

Se parli del 2011, ti ricordo che i dati di questo studio sono del 2013. Tremonti forse gia' sapeva, ma quello che tu dici sia stata la reazione alle frase di Tremonti (e cioe' lo spread a 515) indica esattamente quello che vado sostenendo: l'obiettivo non e' il risanamento del debito (che e' virtuale) ma il "pareggio" delle condizioni di partenza nei vari stati. Nel momento in cui le differenze evidenziate dallo studio e da Tremonti saranno a zero, allora la crisi verra' DICHIARATA chiusa. Non verra' chiusa per inziative economiche tipo variazioni del cambio, easing, tapering, ecc. ma solo se rientra quel picco.

La mia valutazione personale e' questa: Da imprenditore dico che se l'Alitalia per ripianare i debiti vende gli aerei, garantito al limone che fallisce. Cosi qualsiasi altra azienda. I governi Monti e Letta hanno fatto esattamente il contrario di quello che dovevano: i soldi prelevati dal patrimonio devono abbattare il capitale e non essere usati per pagare interessi (altrimenti fallisci, come fallirebbe l'Alitalia se vendesse gli aerei).

Ora, in tutto questo non sto dicendo che il capitale immobiliare non debba essere tassato ma che la leva fiscale non va usata per imporre il cappuccino culturale. Se l'Italiano patrimonializza per cultura, cosa che ci differenzia da altri che il venerdi sabato e domenca bruciano lo stipendio a furia di alcool.....e non pensano a comprarsi casa, vedo che la nostra IDENTITA" CULTURALE viene attaccata e cio' non puo' essere consentito. Soprattutto dal nostro stesso governo.

Se poi ci aggiungiamo che costoro tagliano i soldi dell'assistenza domiciliare per i malati di SLA pur di non intaccare prebende e privilegi, siamo ben oltre il limite della decenza.



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Olim, Hortacius, dedisti filii nam ignotam.

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Condivisibile in parte quanto dice Pimander, soprattutto il finale (sanità e cultura sono da parecchio tempo al livello di guardia), ma la vendita di quote di azienda e di immobili non indispensabili non c'entra col prezzo di mercato degli immobili e non lo faranno certo crollare. Diciamo che alla peculiarità culturale tutta italiana si sono aggiunte vene speculative che all'estero mi risulta non esistano, e il fatto che lo spread sia solo virtuale.... andiamo a dirlo alla Grecia e alla Spagna, o per converso alla Germania!

Purtroppo aveva ragione Buttiglione, quando buttò lì la battutaccia che Berlusconi da solo valeva 300 punti di spread!



.... continuavano a chiamarlo l'ineffabile

g.g.

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Cerchiamo di fare discorsi omogenei,parlando di debito pubblico e di ricchezza privata,non v'è alcun dubbio che siamo messi meglio di tutti,a questo aggiungiamo la rara virtu di essere un popolo di formiche,.Rifacendo i conti aggiungendo la ricchezza privata la prospettiva cambia,ma questo vuol dire anche che se lo stato va in default,ghi stranieri che hanno in mano il 45% del nostro debito potrebbero rivalersi sul bed di pimander,sulla villa di gustavo o sul cottage di jos.

Se è vero che il 50% del patrimonio immobiliare è in mano al 20% benissimo a fatto monti a rivalutare le rendite, e a fare gettito da questo lato,mentre l'altro 50% è stato tassato in maniera residuale e con una progressività che letta voleva ancora attenuare,trovo scandaloso abolire l'imu sulla prima casa tout court.

Per quanto attiene il raffronto con gli altri paesi l'elevato numero di piccoli proprietari deriva direttamente oltre che dalla cultura antropologica della casa come tana,dallla pochezza della politica di edilizia economica residenziale e per giunta gestita malissimo da iacp,regioni e province con criteri clientelari

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Se è vero che il 50% del patrimonio immobiliare è in mano al 20% benissimo a fatto monti a rivalutare le rendite, e a fare gettito da questo lato,mentre l'altro 50% è stato tassato in maniera residuale e con una progressività che letta voleva ancora attenuare,trovo scandaloso abolire l'imu sulla prima casa tout court.

Totalmente d'accordo, e non ho problemi a rifarti l'esempio concreto: se mi hai seguito nei miei ragionamenti dei mesi scorsi, non possiedo alcuna villa, ma tre appartamentini in una laterale di viale Monza (periferia Nord di Milano) totale 200 mq. di cui uno affittato a terzi e un solo box di proprietà.

E l'unico appartamento "importante" che mi è capitato di avere, alla morte dei miei genitori, l'ho svuotato con calma e rivenduto l'estate scorsa, limitando i danni ad un anno e mezzo di Imu e di Tarsu.

Il ricavato, pro quota tra me e mio fratello, l'ho messo in titoli di stato e obbligazioni della Banca per cui lavoro. Che non mi licenzierà mai, se non vorrà perdere un cliente con giacenze rilevanti, tra conto titoli e conto deposito.... Se andranno in default stato e banca privata, beh, a quel punto gli stranieri potranno acquistare i miei pezzi di carta, consolidarli, e garantirmi una rendita vita natural durante, e potrò comunque svolgere qualche attività di consulenza. Che ne dici? Che voto mi dai? Sono stato previdente?



.... continuavano a chiamarlo l'ineffabile

g.g.

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Patos........

se lo stato va in default,ghi stranieri che hanno in mano il 45% del nostro debito potrebbero rivalersi sul bed di pimander

Mi spiego meglio: Se lo Stato va in default, il mio B&B vale di meno, ma NON passa in mano agli stranieri. In mano agli stranieri ci passa se continua questa politica che a fine anno resta niente perche mi constringe a vendere o a chiudere, come gia'accaduto a migliaia. L'Operazione TELECOM e' emblematica in questo senso: e' stata portata a termine dagli Spagnoli NON PER CASO ma per aver campo libero in sud-america dove Telecom diceva la sua.

,trovo scandaloso abolire l'imu sulla prima casa tout court.

Non e' stata abolita. Quest'anno e' stata sospesa (tant'e' vero che tu assicuratore sai bene chi anticipa quest'anno i soldi IMU prima casa che mancano) e per l'anno prossimo gli e' stato cambiato nome.

l'elevato numero di piccoli proprietari deriva direttamente oltre che dalla cultura antropologica della casa come tana,dallla pochezza della politica di edilizia economica residenziale

Ma che dici? Se c'e un "alto numero di proprietari" l'edilzia economica residenziale e' gestita male? In che senso? Nel senso comune e' vero il contrario a meno di considerare controproducente la proprieta'.

Poi, trovo postiva la cultura della casa e negativa la cultura del tenore di vita, soprattuo se a base di alcool. Se a te piace mangiarti tutto quello che guadagni, sei te e pochi altri, non la maggioranza delle persone italiane (e non ne faccio una questione di meglio o peggio: a me fa stare bene avere una casa, a te magari, fa stare bene berti una birra). Prosit!.



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Olim, Hortacius, dedisti filii nam ignotam.

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