Se non ti basta c'è anche l'apprezzamento di Renzi per quanto pubblicamente detto da Draghi.

Poteva fare altro? Beh, la cosa che mi preoccupa di più è il fatto che ieri Berlusconi ha trovato modo di dire "siamo ancora protagonisti": oltre che sui miei "indicatorini", ovviamente conto sul fatto che Renzi sappia cosa fare... e al giorno del ringraziamento potremmo mangiare gufi anzichè tacchini!

Troppo comodo,,non puoi essere gufo e tacchino,questo si chiama opportunismo,parac..lismo.

Se sai giocare a scopa sai anche che la pigliata è forzosa,i colpi di coda del caimano,li ha voluti renzi o sono stati determinati da SEL - LEGA - M5S - e GAL.

Si fa presto a dire Pirla,Gustavo è il momento di spremerci un pò di più e ragionare,perchè solo con il raziocinio,ancorchè con le scelte di campo è possibile uscire da questo ginepraio in cui ci siamo cacciati,insomma facciamo attenzione a quelli che mettono le tagliole nella macchia,definiamo i ruoli da una parte le prede dall'altra i bracconieri,da una parte i gufi e dall'altra i canguri.

Gustavo niente di personale,ma a volte sei come i piccini che allattano e piangono,faccio un solo esempio la netta distinzione fra pubblico e privato dovrebbe essere un tema di esclusiva competenza della destra ed invece diventa un tema di pertinenza sindacale e di sinistra. Voglio dire perchè i 2300 esuberi alitalia o i 1334 di MPS hanno bisogno di protezione,e centinaia di migliaia di altri lavoratori no,perchè un dipendente pubblico non si può licenziare ed il precario ed il privato sempre,non è forse la legge uguale per tutti.Sta storia del posto di lavoro non si tocca dura da 50 anni alla fine è scomparso l'acciaio,l'alluminio,la petrolchimica,la chimica,l'elettronica,l'informatica,trascinandosi appresso milioni di posti di lavoro e tante battaglie sindacali vinte,ma a vincere la guerra sono stati solo gli statali i parastatali,e gli imboscati di ogni risma,capitanati da una sinistra e da un sindacato fuori dal tempo e della storia.Non siamo forse l'ultimo paese da socialismo reale, e come si fa a competere!!

Il problema per l’Italia ed il suo governo «non è sapere cosa fare ma farlo». Il presidente della Bce, Mario Draghi risponde così

Guarda, Patos, che tradotto dal burocrat-economichese all'italiano corrente ciò che ha affermato Draghi significa esattamente quel che ho rappresentato io:

ci sono Paesi che non sono in grado di attuare da soli determinate Riforme (pur sapendo quali sono). Ergo, se non ce la fanno da soli... bene sarebbe demandare la cosa a un organo superiore, come appunto la UE. Non si tratta di commissariamento coatto, come da più parti paventato, ma un commissariamento volontario a seguito di ammissione di impotenza o, per dirla meglio, incapacità conclamata. E se Renzi fallisce la mission, quella sarà la strada che ci si apre davanti, c'è poco da prenderla larga

ovviamente conto sul fatto che Renzi sappia cosa fare... e al giorno del ringraziamento potremmo mangiare gufi anzichè tacchini!

Bisogna però che ti decidi, Gus, non puoi dondolare da una parte all'altra a seconda l'interlocutore: speri nell'operato e nella capacità di Renzi, o sei contro Renzi e ciò che sta tentando di realizzare?

...una cosa esclude l'altra

e «sono in molta a sapere cosa fare» per recuperare i ritardi del paese nell’economia e nel

Si siamo in molti,e l'esperimento Monti ci fa pensare ad una replica ad un livello superiore,e non credo che arriveremo ad un punto di non ritorno tale,da rinunciare alla n/s sovranità,in favore di euroburocrati,e che questo possa avvenire addirittura in forma volontaria.

I tempi sono più che maturi per una presa d'atto,renzi ha davanti un compito immenso d'avanti perchè fare le riforma sulla carta è facile il difficile e farle digerire al paese,paese che ne lui ne tantomeno i predecessori hanno mai preparato,hanno spiegato in modo semplice, chiaro, forte che le cose la medicina può essere amara e risultare indigesta.

Il quadro posto davanti a Renzi si complica,perchè gli ostruzionisti,avranno buon giuoco nel dire che queste riforme nascono con un duplice peccato originale sono fatte da un premier che è tale senza il passaggio democratico e da un ex premier la cui decadenza,nonostante i colpi di coda è divenuta evidente.

Insomma vivremo una stagione in cui è più facile fare ostruzionismo che collaborare alla rinascita del paese,nel solco di questa scelta netta passa a mio avviso,gran parte del domani del paese

mi pare che il pensiero di entrambi si riassuma nella frase di Jos:

Bisogna però che ti decidi, Gus, non puoi dondolare da una parte all'altra a seconda l'interlocutore: speri nell'operato e nella capacità di Renzi, o sei contro Renzi e ciò che sta tentando di realizzare?

ebbene, con Renzi ho certamente in comune di l'obbiettivo di salvare l'Italia, quindi quello che deve realizzare è giusto e meritevole, non sono sicuro delle sue capacità nè che quanto stia facendo sia giusto, diciamo che se qualcuno pensa che sia sufficiente "pungolarlo", io sono certo che nessuno possa accettare che "qualcun altro" si prenda il merito delle sue scelte. Paradossalmente, quello che per molti è il difetto di Renzi, sia il suo maggior pregio. Solo, non ha avuto la risposta pronta di dire a Berlusconi: si, tu puoi dire che sei ancora protagonista, ma ricordati che in Italia, oggi, guido io. O forse non ci ha messo abbastanza enfasi, come peraltro lo stesso Silvio, a parti invertite, ci metteva.