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Tralascio di commentare il fatto che il Ministro della Salute, Sacconi è il marito della Presidente di Farmindustria, lo ha già fatto la rivista Nature (chi si interessa di scienze ne conosce l'autorevolezza mondiale) con un articolo il cui titolo che dice tutto "Clean hands, please!". In Italia questo dettaglio non turba i sonni di molti, men che meno quelli del Presidente del Consiglio.Quello che è ancora più intollerabile sono le prepotenti minacce rivolte in questi giorni dal Ministro alla clinica che ospiterà Eluana. minaccia di usare un potere pubblico che appartiene alla Repubblica Italiana per assecondare le richieste di ritorsioni dello Stato Vaticano.Dietro ci sono le tonache, è ovvio, mai si era vista un'offensiva di questo tipo, arrogante ed a tutto campo, da Trastevere. Con un Governo che accetta il ruolo da "bravo" manzoniano.Dobbiamo rimettere in pista i Bersaglieri per liberare Roma? O rischiamo di ritrovarci, come i paesi islamici più retrivi, ad avere una "polizia religiosa"? Che Dio li fulmini (metaforicamente parlando).

Michele
Michele

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Milano, 16 gen. (Apcom) 14:27La Casa di Cura Città di Udine non accoglierà Eluana Englaro. Lo comunica ufficialmente la stessa casa di cura, motivando la decisione con il "groviglio" di norme e competenze sovrapposte tra Stato e regioni. La clinica spiega "di trovarsi costretta a ritirare la propria disponibilità ad ospitare la signora Eluana Englaro e l'equipe di volontari esterni per l'attuazione del decreto emesso dalla Corte d'Appello di Milano il 9 luglio 2008, ratificato dalla Corte di Cassazione a sezioni riunite lo scorso novembre. Le ragioni di questa sofferta decisione, che viene assunta con amarezza, sono da ascriversi alla disamina circa il "groviglio" di norme amministrative e la possibile sovrapposizione di competenze esistenti tra Stato e Regioni". "In sostanza - spiega la casa di cura in una nota - gli approfondimenti condotti portano a ritenere probabile che, nel caso si desse attuazione all'ospitalità della signora Englaro per il protocollo previsto, il ministro potrebbe assumere provvedimenti che - per quanto di validità temporanea proprio in virtù delle specifiche pertinenze delle Istituzioni - metterebbero a repentaglio l'operatività della struttura, e quindi il posto di lavoro di più di 300 persone, oltre che di quelli delle società controllate, ed i servizi complessivamente erogati alla comunità". "Di fronte ad una tale concreta prospettiva - prosegue il comunicato - la Casa di Cura ha dunque dovuto rinunciare a portare avanti un'azione concepita con l'unico scopo di dare al signor Beppino Englaro il supporto logistico per esaudire la volontà della figlia. Al termine di questa penosa vicenda, va sicuramente rivolto un sentito ringraziamento alle tante persone che, in vari modi, hanno manifestato concreta solidarietà ed appoggio ad una decisione coraggiosa che è stata portata avanti fin quando è stato possibile. Tanti sono stati gli attestati di stima, provenienti da tutta Italia".
«Il mondo è iniquità: se lo accetti sei complice, se lo cambi sei carnefice.» Jean-Paul Sartre

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"(...) il "groviglio" di norme e competenze sovrapposte tra Stato e regioni (...) Le ragioni di questa sofferta decisione (...) sono da ascriversi alla disamina circa il "groviglio" di norme amministrative e la possibile sovrapposizione di competenze esistenti tra Stato e Regioni". Non so perché ma mi ricorda l'espressione venuta alla ribalta dagli scranni dell'Osservatore Romano qualche giorno fa:"Le leggi italiane sono troppe, mutevoli e spesso contraddittorie tra loro; alcune di queste, poi, contrastano esplicitamente la morale cristiana."E meno male che la procedura seguita dalla famiglia è stata la più ossequiosa possibile alle LEGGI della REPUBBLICA, tant'é che esiste un decreto emesso dalla Corte d'Appello di Milano il 9 luglio 2008, ratificato dalla Corte di Cassazione a sezioni riunite lo scorso novembre, il quale non vieta anzi permette di dare seguito alla volontà di Eluana.Ma un Ministro del Governo della Repubblica impedisce che venga posta in essere una condotta legalmente non censurata dai competenti Organi di Amministrazione della Giustizia, che sono soggetti solo ed esclusivamente alla LEGGE dello STATO di DIRITTO.MA QUI VA SOLO TUTTO STORTO
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