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Un saluto a tutti!Vorrei chiedere il vostro parere per un problema col mutuo.Qualche giorno fa, avendo perso il lavoro recentemente mia moglie ed essendoci tutti i requisiti per chiedere la sospensione della rata del mutuo secondo "Piano Famiglie", ho chiesto alla mia banca, aderente all'acordo "Piano Famiglie" del ABI la sospensione della rata del mutuo per 12 mesi.Nel appuntamento col direttore tutto OK. Tutti i documenti in regola e consegnatiDopo qualche giorno mi arriva la mail del direttore nella quale mi si chiedeva, risultando alla Banca come Garante del mutuo la moglie dell ex proprietario, anche la firma di essa nella domanda alla Bnaca. Fino allora la domanda sarebbe considerata sospesa.Io sono caduto dalle nuvole in quanto non mi risultava una garante del genere.Vi spiego la situazione:La moglie del ex proprietario dal quale ho comprato l'appartamento aveva DONATO a suo tempo la sua parte al marito per ragioni fiscali (sicuramente ha comprato un altra "prima casa"). Essendoci la DONAZIONE in mezzo la Banca ha chiesto alla donatrice qualche garanzia (credo) di rinuncia a una eventuale rivalsa sulla proprietà donata. Anche il notaio all'epoca mi ha detto ch'è una prassi comune sulle compravendite con "donazione" in mezzo.Adesso! Io non so di che garanzie si parla fra la banca e la signora, tant'è verro che solo adesso prendo atto di questa "garan/te/zia", ma personalmente non mi risulta in nessun modo, e neanche nell'Atto Notarile del Mutuo si parla di una garante del mio mutuo ne il nome della signora compare mai nel suddetto Atto Notarile.Di conseguenza, non avendo niente d'iscritto, e nessun idea di quali accordi parla la Banca, non posso neanche chiedere alla signora di venirmi incontro (per di più non ho neanche idea, dopo 6 anni, dove vive lei e il marito).Comunque, insisto, non può essere in nessun modo la signora GARANTE del mio mutuo per come il termine si intende nei Mutui e/o Finanziamenti (sarei curioso di sapere se la Banca, in queste condizioni, si rivale sulla signora se io non pago le rate).Come mi devo comportare? Io ho tutto il diritto a usufruire del "Piano Famiglia", visto che loro hanno aderito, perchè impedirmelo visto che sono momentaneamente in difficoltà (anche se sono 6 anni che pago regolarmente)?Grazie!P.s. Volevo precisare che il mutuo è stato una volta rinegoziato (sempre con loro) passando dal tasso variabile in quello fisso, e che qualche mese fa ho chiuso il conto (solo per ragioni logistici) con quella banca. Poò essere una specie di ritorsione questa?

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Ma Lei non ci dice la cosa piu' importante per rispondere: ma il suo mutuo..deriva da un "ACCOLLO"? Si è assunto Lei gli oneri di quello già esistente?Se si'..vuol dire che il mutuo originale..conserva il primo stipulante e i garanti...mutuatari.A questo punto..se cosi' fosse..chieda alla banca se a fronte di mancati pagamenti ripetuti..a chi si rivolgerebbero...:-))))

Leo



"Castigat ridendo mores"...

Leo

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Non so se ho usato in modo corretto il termine "rinegoziato" ma mi spiego:Non potendo più sostenere la rata del mutuo (anche se lavoravamo in due), un po di tempo prima di scoppiare la bolla finanziaria negli Stati Uniti, ho fatto una richiesta alla Banca di passare dal tasso variabile al tasso fisso.Una semplice richiesta con una raccomandata a mano e una semplice risposta di accettazione. sempre raccomandata a mano, naturalmente chiedendo la Banca tutti i documenti dovuti all'epoca. Non sono stati nominati ne garanti ne nient'altro quella volta, e sinceramente e stato un accordo molto pacifico, senza spese, senza notaio, senza niente. Io sono passato dal tasso variabile a quello fisso di 6% ( a conti fatti, per come sono andate le cose con i tassi, io ho perso, ma mi va bene cosi, in quanto il tasso fisso è quello che, psicologicamente, fa per me).La domanda se si farebbero sulla "garante" in caso di mancato pagamento delle rate l'ho pensato anch'io, ma ....... non è il momento giusto per farla :). E poi verbalmente, insieme al direttore, nel momento che ho fatto la richiesta per la sospensione eravamo d'accordo che quella non era una "garante" nel vero significato del termine per i mutui/finanziamenti, ma solo "una garanzia" per l'esistenza della "donazione".Spero di essere stato più chiaro.Grazie.

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Leo



"Castigat ridendo mores"...

Leo

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Allora avevo capito male, nessunissimo Acollo.I vecchi proprietari avevano comprato quella casa insieme, poi la moglie ha DONATO la sua parte al marito, quindi noi abbiamo comprato da lui.Il nostro è un mutuo nuovo che abbiamo aperto, cointestato con mia moglie, per l'acquisto della casa dove abitiamo (prima casa) e non centra niente con i vecchi proprietari e/o vecchi mutui.Ripeto, l'unico coinvolgimento della moglie del ex proprietario è nel senso che lei, avendo donato (e non venduto) al marito "potrebbe", un giorno, rifarsi sulla parte donata. Cosi me l'hanno spiegato, e quindi credo che la banca ha voluto qualche tipo di "garanzia" da lei in quel senso. Ma io, mia moglie, e il nostro mutuo non c'entriamo niente con i vecchi proprietari.

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La garanzia sicuramente sarà extra-atto (presa fuori dall'atto), vi dovrebbe essere una "comunicazioni crediti" all'epoca indirizzata ai richiedenti il muuto, lì è scritto tutto anche questa garanzia. Se l'acquisto ha per oggetto un immobile donato (anche parzialmente) e vi sono eredi legittimi in giro (che possono chiedere la ri-costituzione del patrimonio personale del de-cuis), la operazione di compravendita ed eventuale mutuo andava fatta ben conoscendo le conseguenze di tale situazione (la banca, chiaramente le conosce bene. la donazione si consolida dopo 10 anni dalla sua effettuazione e se il donante muore prima, so' problemi), qui mi pare che si sia operato con leggerezza o non si sia ascoltato bene cosa detto dalla banca o non interessava, pur di concludere le operazioni di acquisto e di mutuo.

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