La risposta è semplicissima, il deposito a risparmio (anche il c/c) può essere estinto senz'altro da uno dei due cointestatari senza produrre nessunissima documentazione. Sono sicuro, anzi sicurissimo di quello che scrivo perchè ci sono sentenze su sentenze dell'Arbitro Bancario-Finanziario che danno torto alla banca che si comporta come la sua, Se è interessato le posso postare i link di tali sentenze. Se il saldo è vicino allo zero, lasci perdere, non perda tempo, ci faccia un quadretto (al libretto) e non si rechi più in quella banca.

Ipotesi plausibile, anche nel caso in cui il nuovo libretto sia stato aperto nella medesima filale della stessa banca, ed è qundi inevitabile tornarci.

ricordo infatti che mio figlio, al raggiungimento della maggior età (2004), ha abbandonato il libretto di risparmio con pochi spiccioli e aperto un c/c corrente ancora in uso. il libretto non è stato estinto perchè avrebbe comportato una spesa fissa di 5 euro, ma la banca non ha più chiesto nulla.

Grazie mille a tutti per le preziose informazioni. Oggi il vice direttore mi ha confermato che per chiudere il libretto servono successioe, certificato di morte, stato di famiglia integrale e dichiarazione sostitutiva (che costa 16 euro in marca da bollo) ed alla mia richiesta di avere un documento dal quale evincere la necessità di tali documenti ha risposto che "crede lo preveda la legge".... Per favore, potreste indicarmi dove reperire questi testi di legge?

Dante, le sarei davvero grata se potesse indicarmi i link delle sentenze, grazie.

La legge non c'entra nulla, il troppo zelante funzionario si riferisce al massimo alla procedura o alle disposizioni interne della banca, sulle quali potrebbe e dovrebbe comunque sopperire con un po' di buon senso e un granello di sale.

Lo conferma il fatto che il medesimo ubbidisce alle istruzioni che gli sono state impartite, e nemmeno si chiede il perchè queste istruzioni gli sono state impartite!

Non per nulla ho velatamente consigliato di aggirare l'uno e le altre, o di lasciar perdere, per non finire per regalare alla banca non solo quei 50 euro, ma anche gli interessi!

Se comunque la forumista intende far valere fino in fondo le proprie ragioni, pur per il solo gusto o per principio, è senz'altro nelle sue facoltà e nei suoi diritti, per quanto possa interessare il mio personale parere.

se esiste un termine di legge e' il funzionario che le deve dare i riferimenti visto lui stesso la cita e dovrebbe rifarsi al contratto in ogn caso.. Dubito che esistano leggi in questo senso. fra dieci anni il libretto diventa dormiente e lo chiudono d'ufficio. L'unico problema e' che i furbacchiotti potrebbero poi chiamarla fra 5/6 anni e chiedere delle spese. dipende da istituto a istituto. Potreste anche fare due righe alla banca dove dite che i sopravvissuti intestatari giudicano non economicamente sostenibile la pratica di chiusura e che provvedano d'ufficio, comunque non intendono piu movimentare il libretto. saluti