Buongiorno.Ho provato a leggere tutti i documenti della Banca d'Italia ma non sono riuscito a reperire l'informazione che a me serviva.Potreste gentilmente comunicarmi quanto tempo rimane l'iscrizione del proprio nominativo tra le sofferenze iscritte presso la CENTRALE DEI RISCHI della Banca d'Italia?Mi potete aiutare per favore.Esiste un termine di prescrizione come per le centrali private o si rimane iscritti a vita?Grazie della preziosa informazione.
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09/01/2010, ore 12:40
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09/01/2010, ore 13:54
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09/01/2010, ore 14:52
la centrale rischi della Banca d'Italia è alimentata dalle banche aderenti con le sofferenze contabili dichiarate. a "estinzione" o passaggio a perdita, pertanto scompaiono immediatamente e non hanno alcun collegamento con le segnalazioni a crif o con i protesti (anche se un nominativo può comparire in tre o due o più raramente una sola delle tre.non a caso gli uffici fidi delle banche controllano tutte e tre le fonti, |
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09/01/2010, ore 15:37
VINTER - I DEBITI.quando si hanno capitali immobiliarri, ques'tultimi , sono . Come castelli in aria della bocolia, (hai i castellie ti manca la bocolia per adonarli, tanto vale abbandonarli) |
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09/01/2010, ore 15:46
Magari avessi i castellli. Sono tutti pignorati.Però alla mia domanda non trovo risposta.Per le centrali rischi di tipo privato (crif) per esempio il nominativo scompare dopo anni 3 dall'ultimo evento negativo.Ora per la Centrale Banca d'Italia (a cui le banche segnalano sofferenze per qualsaisi importo) quanto è il tempo di permanenza?Non si trova da nessuna parte questa cosa. Io presumo a vita.Il garante per la privacy ha regolamentato le centrali rischi di tipo privato non avendo, ovviamente, potere sulla Banca d'Italia.Qualcuno di voi è in grado di dirmi fino a quando permane detta segnalazione in Banca d'Italia? |
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09/01/2010, ore 16:37
A dire il vero, io ho risposto. in maniera tecnicamente ineccepibile e comprensibile, almeno pensavo.Ci riprovo.Nella centrale rischi banca d'Italia, ci si può finire come incaglio (fatto transitorio e superabile, che spesso finisce in tempi brevi con il rientro "in bonis", ovvero tra i clienti regolari) o come sofferenza (fatto più grave, che si risolve con una causa legale, un pignoramento, un fallimento o quant'altro). In questi casi, la procedura legale ha un termine, e il cliente non è più in sofferenza, quasi sempre non è neppure più cliente della banca e automaticamente non è più "in sofferenza", ma continua ad essere segnalato a Crif, o, se applicabile, tra i protestati in tribunale, tra i falliti e quant'altro. Ciascuno di questi archivi è sottoposto alle "scadenze" specifiche, segnalate da aloe.... |
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