Sull'altro post pari argomento senza titolo, "qualcuno" ipotizza che tizio abbia "distratto" dei capitali in maniera più o meno fraudolenta e li abbia assegnati ad altro "in gestione", nella speranza (forse) di riciclarli e di attribuire la colpa della loro sparizione a caio, intermediario abusivo, in realtà suo complice se non suo ricattatore con velleità estorsive.

E tizio in questo caso si troverebbe cornuto da una parte e mazziato dall'altra. Ipotesi tutt'altro che peregrina, ma in tutta onestà penso che, se avesse voluto cercare consigli su questo forum, sarebbe "andato giù più piatto", Restiamo in attesa di ulteriori chiarimenti dal forumista scrivente,

Non riesco proprio a spiegarmi

Qualsiasi problematica correlata a riciclaggio e/o distrazioni di fondi NON c'entra nulla con il quesito.

Provo a spiegarmi meglio per l'ultima volta, poi getto la spugna:

Dunque, provo a riformulare l'esempio:

Napoleone ha 10.000 euro di LECITA provenienza e li versa su un SUO conto trading; il tutto alla luce del sole

Napoleone ha un amico che si chiama Churchill che fa l'operaio e si diletta a fare trading a tempo perso

Napoleone affida il suo conto trading a Churchill comunicandogli nome utente e password e gli dice di utilizzare il suo conto per fare trading in cambio di un compenso

In caso di contenzioso relativo ad eventuali perdite derivanti da operazioni eseguite materialmente da parte di Caio, quali sarebbero le posizioni in termini di responsabilità delle due parti?

Scusi trova difficile leggere quello che ho scritto, perchè la risposta l'ha avuta e non solo l'ha avuta, ma dovrebbe anche tenere conto che nonostante il suo ermetismo iniziale il sottoscritto sin dall'inizio aveva compreso quello che Napoleone voleva fare, per cui non c'era bisogno di scomodare due grandi morti da anni. A questo punto mi viene il dubbio che lei non vuole una risposta oggettiva, ma una risposta che fa comodo a Napoleone.

Mi scusi Dante ma io non avevo capito.

Quindi, se ho capito bene, chi affida del denaro in gestione ad un soggetto non abilitato è comunque egli stesso responsabile in toto?

E se il soggetto non abilitato gli perde il denaro ha zero responsabilità?

È questo che non capisco. Mi sembrerebbe strano che uno dei due soggetti abbia il 100% di responsabilità e l'altro zero.

Grazie in anticipo per eventuali chiarimenti

Anche questa volta avevo ben compreso. Mi dispiace, ma confermo in toto quello che ho già scritto (e mi pare pure logico), Napoleone ha il 100% di responsabilità. Napoleone può andare in banca e chiedere se è possibile "dare" userid e password ad un altro per fare trading on-line ed attendere la risposta (secondo me a Napoleone gli ritirano le due cose e non lo fanno più operare, vista la natura della domanda che denota un forte pericolosità nel rilasciare l'home-banking a Napoleone che ne vuole fare un uso non permesso)