A riguardo alla mia precedente discussione su banche ci fanno ?Ho delle novita' : Questa mattina accompagno mio figlio in banca per fettuare delle operazioni , siccome conosco bene il direttore ho voluto andare affondo sulla questione , ci sediamo nel suo ufficio e gli chiedo di darmi delucidazzoni in seguito a ultimi eventi , lui mi dice :Con Basilea2 e la crisi in corso oramai ci sono dei parametri da rispettare , prima era l'uomo che poteva aggire adesso no ! Io non posso piu' dare la mia valutazione su un cliente come facevo quarche mese fa' per fare passare un fido o un prestito adesso sul curricum di un cliente posso scrivere solo 4 righe , sono le machine adesso che decidono : si mettino i dati , lasposizione , i fidi , i mutui , addirittura le tasse pagate ecc. .. I clienti si lamentano ma ci assicuro che purtroppo e' diventato cosi' e cioe' che quello che andava bene 5 mesi fa ora non e' piu' buono .Sono i softvers che decidono e non l'uomo !!!! Ecco perche' telefonamo a volte a clienti che sono fuori di pochi euro o non concediamo prestiti come una volta.Vi ho voluti informare di questo fatto e se i bancari volessero aggiungere qualche cosa li ringrazio , vi risulta a voi che e' cosi? Grazzie
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15/04/2009, ore 10:48
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15/04/2009, ore 10:55
Il direttore ha ragione. Ormai il lavoro di concessione del credito è automatizzato. Si mettono i dati e la macchina da il famoso rating. Autonomie in filiale non ce ne sono quasi più, se non per importi piccolissimi e per posizioni con rating cristallini. La differenza in quasi tutte le banche, quindi, non la fanno le persone, ma le macchine e gli uffici crediti centrali. Saluti |
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15/04/2009, ore 11:22
confermo....a volte fai figure terribili con i clienti dei convenzionati perchè hanno una situazione rosea, ma se solo i parametri variano ecco che la pratica sdi incaglia e viene rigettata nel 30% dei casi. |
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15/04/2009, ore 11:24
Gentile Utente,effettivamente, tutti gli Istituti di Credito operano con programmi basati sui criteri di Basilea 2 e, la concessione del credito, è diventata più restrittiva.Va comunque aggiunto, che, nelle piccole aziende, manca la cultura finanziaria d'impresa, i conti sconfinano, il più delle volte per carenza di attenzione alle operazioni per data/valuta.Per quanto concerne il bilancio d'esercizio, l'imprenditore si limita spesso ad apporre le firme, in sede di chiusura, e non è in grado di pianificarlo in modo prospettico, lasciando al commercialista le pure funzioni contabili.I flussi di cassa, non sono tenuti sotto controllo e ben pochi, capiscono la differenza tra ciclo economico e ciclo monetario.A fine mese, molto spesso, scatta la rincorsa alla fatturazione per coprire i pagamenti dei fornitori, senza una corretta pianificazione, pregudicando, di conseguenza, le segnalazioni in Centrale Rischi presso Banca d'Italia.Tutto questo non fa che peggiorare i parametri di valutazione.Cordialmente |
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15/04/2009, ore 13:29
bisogna ammettere anche che la discrezionalità spesso ha fatto danni.evidentemente le banche si sono anche rese conto di non poter fare affidamento sulle proprie "risorse umane". |
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15/04/2009, ore 15:12
Caro Risparmio 2009, sono d'accordo che l'estrema discrezionalità è deleteria, e che introdurre una corposa dote di oggettività sia necessario. Le Banche non hanno fiducia in molti casi nelle proprie risorse umane per 2 ragioni principalmente. 1) Vogliono solo venditori, non esperti valutatori di bilancio e di andamenti aziendali, per cui meglio far fare alla macchina...2) visti gli obbiettivi irraggiungibili che vengono assegnati a filiali ed individui, sanno che persone deboli o ambiziose potrebbero forzare la mano... non che questo sia una giustificazione per chi cade in quella trappola. Non condivido la vena irrisoria che mi pare notare nelle tue parole, ma forse mi sbaglioSaluti |
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