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A prima vista, il bonus elettrodomestici sembra un'ottima cosa.

Poi ci rifletti un attimo e cosa vedi? Parlo dal punto di vista squisitamente economico:

- che il problema dell'Italia e' la mancanza del lavoro.

- che dare un bonus per cambiare l'elettrodomestico muove il consumo, quindi aumenta la produzione....di eletrodomestici fabbricati dappertutto ma non in Italia.

Per cui abbiamo dato un ottimo impulso all'economia di Cina (frigoriferi), Corea del Sud (condizionatori), Romania (lavatrici).

Bene, avanti cosi' che grazie a queste misure usciamo sicuramente dalla crisi....



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Olim, Hortacius, dedisti filii nam ignotam.

------------------------------------------------------- Olim, Hortacius, dedisti filii nam ignotam. Per quanto riguarda me: So cosi de legno che si me rifa' Geppetto, ce tira fora Pinocchio.

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Eggià, la mancanza di lavoro...

Proprio quelli che oggi gridano all'emergenza per questa mancanza hanno lavorato duramente per distruggerlo, il lavoro. Decenni di populistica incapacità del Cdx, di demagogica ottusità di una certa sinistra e deliranti, autolesionistiche battaglie a difesa dei diritti acquisiti condotte dai sindacati al grido di costi quel che costi hanno ormai desertificato l'iniziativa imprenditoriale.

Mentre tutto intorno a noi cambia, si globalizza, si rimescola producendo nuovi equlibri con baricentro spostato violentemente al ribasso e enfatizzazione della competitività fina a renderla una questione di vita o di morte, noi siamo ancora qui assoggettati agli intoccabili diritti acquisti da caste, apparati, corporazioni, congreghe e rappresentanze (non solo sindacali).

Mentre l'industria chiude, emigra e delocalizza, noi ci balocchiamo ancora con iconoclastiche guerre ideologiche, identificando il nemico nel più comodo capro espiatorio di turno. E allora leggiamo di Presidenti delle Camere che impartiscono lezioni di strategia industriale a l'unico manager d'industraia che, mentre altri delocalizzano in Polonia (vedi Natuzzi, Indesit ecc.), ha tolto la produzione della Panda (unica auto Fiat che davvero si vende) agli stabilimenti polacchi e l'ha dirottata su quelli italiani di Pomigliano. Una roba che ha significato mettere a casa migliaia di dipendenti polacchi e una lunga vertenza con la politica locale. E il tutto nonostante la produttività dello stabilimento polacco di Tychy sia 5 volte superiore agli stabilimenti italiani e la flessibilità permessa dalle norme polacche praticamente illimitata.

...vorrà dire che, finito il suo mandato, metteremo la Boldrini a dirigere la Fiat al posto di Marchionne.

Ciò che fa davvero cadere le braccia non è neppure la mancanza di misure concrete per il rilancio quanto la constatazione che manca completamente la consapevolezza di quali siano i reali problemi. Ovvero della direzione da prendere.

Quanto alle misure in oggetto, certo non si può definirle sbagliate. Hanno anzi una qualche utilità. Ma rappresentano sostanzialmente le solite trovate emergenziali per provare a tirare avanti ancora un po' senza affondare. Una piccola droga data a un cavallo stremato per vedere se riesce a riprendersi e fare qualche altro centinaio di metri prima di stramazzare al suolo. E a noi servono invece interventi strutturali. Drasticamente strutturali

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Aggiungiamo che il bonus viene dato solo a chi ristruttura!!!! Quindi non serve a nulla. Eppure avrebbe pure un senso, se esteso a tutti: si sostituiscono vecchi elettrodomestici con altri molto più efficienti, con benefici ambientali e nella dipendenza energetica dall'estero... e una spinta al consumo.

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Attenzione che non necessariamente deve trattarsi di " Ristrutturazione in genere", inquanto, per primo non è più obblifatoria la dicharazione di lavori, per secondo il solo fatto che si và a sostituire un elettrodomestico vecchio con uno di nuova concezione ( si parla di almeno A+) è comunque una azione di ristrutturazione interna al proprio appartamento!! Solo che bisogna seguire la solita tiritera di effettuare il pagamento con bomifico bancario, altrimenti come ho fatto io che ho pagagto in contanti n frigo Samsung A++, mi sà che me lo prendo in " saccoccia" non potendo chiedere nessun benefico!!! almeno così dichiara la norma!!! o mi sbaglio?? Crdialità



Paolo da Cassano
Paolo da Cassano

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Dimenticavo, poi che comunque trattasi di " spinta al consumo", che al dilà delle marche che si vanno a comprare ( prodotte o meno in Italia) , comunque evitano di far chiudere altre catene di negozi, che occupano centinaia e migliaiia di dipendenti in tutta Italia. Per favore dobbiamo combattere l'occupazione ed evitare il più possibile di chiusure di imprese che non possono far altro che metterci sempre più in ginocchio!!! Cordialità



Paolo da Cassano
Paolo da Cassano

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Per come l'ho capita io la detrazione è possibile solo in caso di intervento edilizio.

Bonus elettrodomestici 50%
Chiariamo innanzitutto che la detrazione Irpef 50% per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici può essere richiesta soltanto da coloro che l'abbiano già chiesta per interventi di ristrutturazione.
Quindi, il semplice acquisto di mobili ed elettrodomestici non è oggetto di alcuna agevolazione.

Il tetto massimo di spesa è di 10.000 euro che si vanno ad aggiungere al tetto massimo di spesa di 96.000 euro previsto per gli interventi edilizi.
Quindi non è passata, per fortuna, la modifica che prevedeva di assorbire i 10.000 euro all'interno dei 96.000 euro complessivi a disposizione.

L'acquisto deve essere effettuato entro il 31 dicembre 2013 e lo sconto Irpef che si potrà ottenere sarà del 50% di 10.000 euro, quindi 5.000 euro, da ripartire unicamente in 10 anni, attraverso 10 rate di pari importo.

La procedura per ottenere la detrazione è la stessa prevista per gli interventi edilizi, quindi occorrerà pagare con bonifico e conservarne la copia per eventuali controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate.

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