Ora, se tu fossi PdR, nomineresti dei saggi chiedendo loro di proporre un governo politico di scopo? Invocheresti "larghe intese" con le condizioni che tu stesso (Jos) riconosci inconciliabili? Ma quando mai!!!
Allora e' questo il punto: se non puoi sciogliere le camere, ti dimetti (come ha fatto papa Ben XVI), acceleri lo scioglimento delle camere
Il Berlusca non è impresentabile solo a livello etico, lo è anche dal punto di vista pratico, stante il precipizio a cui aveva condotto il Paese nel 2011. 20 anni di berlusconismo sono stati per l'Italia una vera sciagura, mi meraviglio che ancora ci sia gente che, pur rientrando nella categoria raziocinante, ancora non se ne rende conto. Il Berlusca è sceso in campo esclusivamente per proteggere i suoi interessi imprenditoriali (la depravazione morale di contorno è solo la ciliegina sulla torta, non il punto essenziale) e, per farlo, ha dovuto permettere pure ad altri di curare i loro interessi clientelari e corporativi. Ne è risultata una deriva del Paese, culminata con il quasi default del 2011.
Se l'Italia fosse stata riformata nei suoi gangli vitali dell'economia (e per farlo, lo ricordo, non si può ricercare il consenso ma bisogna essere pronti a scontentare tanta gente e ritrovarsi le piazze piene di contestatori - tutta roba che chi deve curare il proprio orticello non può permettersi), con quelle stesse Riforme varate dalla Germania a partire dai primi anno 2000 noi oggi non dico che saremme come loro, ma sicuramente straremmo sul livello della Francia (a cui abbiamo da invidiare solo la loro classe politica, e null'altro).
...sono ormai 40 anni che i politici (non solo il Berlusca) combinano disastri economici e poi chiamano i tecnici a mettere tasse per chiudere le voragini ai Conti Pubblici creati dalla loro incompetenza e malaffare. Si chiamino Governo Amato, Ciampi o Monti, la musica non cambia: risolvono i problemi creati da altri, ma si beccano loro la colpa dei sacrifici necessari. Operazione di mistificazione ben supportata dallo squallore dei nostri Media prezzolati - su questo Grillo ha pienamente ragione e fa benissimo a rilasciare interviste solo a giornalisti stranieri.
Quanto al tirare le conclusioni e al comportamento di Napolitano, questa vanno tirate, sì, ma rapportate al contesto dato nonché alla situazione contingente. Altrimenti non sono conclusioni ma voli pindarici. La situazione attuale ci dice che, stante l'ingorgo istituzionale creatosi (grazie all'irresponsabilità del Pdl, che per mera convenienza elettorale ha fatto cadere il Governo: altrimenti adesso saremmo ancora in campagna elettorale), se napolitano si dimettesse rimarremmo non solo senza Goveno ma anche senza la prima carica dello Stato. Se ai mercati diceva male, ci avrebbero sbranato. evidente che un rischio così napolitano non se lo poteva assumere. Questa è la conclusione a cui è giunto e che io, considerati i fatti, non riesco a trovare sbagliata. Nel momento in cui ci sarà l'elezione del nuovo PdR (e ricordo che possono risultare necessari anche parecchi giorni o settimane), son convinto che Napolitano rassegnerà le dimisisoni senza aspettare la scadenza naturale di maggio. Allora avverrà il passaggio di consegne, ma senza lasciare scoperto l'incarico, e si potranno anche sciogliere le Camere. Se succederà non lo so. Io sarei a questo punto più propenso al voto anticipato, ma immagino che il nuovo PdR vorrà prima tentare altre strade. Glielo impone la Costituzione