ebbene si sono un borghese medio o almeno mi credo tale. Ogni tanto faccio le mie considerazioni. A destra ci stanno rubando in tasca, Prelievo fiscale fuori di ogni misura, poi l'iva del 20% su tutto quello che si acquista, distruzione sistematica di ogni risparmio, inflazione reale molto superiore al remunerato.A sinistra non fanno altro che appoggiare il ladrocinio della destra, per storia antica la sinistra va a braccetto con i poteri finanziari forti.In vista della mia crociera invernale sempre che ci si arrivi, assisto al crollo della fiducia di chi produce in tutto quanto riguarda lavoro, assistenza, politica di sinistra e di destra.Non vedo la possibilita' di un'altro risorgimento italiano, quando in una democrazia chi campa sulle spalle di chi produce e' oltre il 50% non hai scampo. Oggi la baracca si mantiene artificiosamente sulle spese del reddito fisso/statale ma contro ogni notizia dei media ritengo che il fiume della raccolta tasse scemera'.Aggiungo che siamo oggi impegnati in missioni all'estero e ci stiamo occupando degli arrivi libici tunisini ecc.A giugno ci sara' un responso dato dagli acconti 2011.Fosse che fosse che i borghesi sono i piu fessi??
Hannibal
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07/06/2011, ore 15:29
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08/06/2011, ore 09:55
Vedo che parliamo della stessa cosa in modo diverso.Vedo che gli amici che hai in tutto il mondo non ti dicono, poi, come mai la situazione e' quella che fotografi tu.La competizione non ce l'hai con i paesi occidentalizzati che hanno, magari, una tassazione meno ingiusta e vessatoria che in Italia (la burocrazia pesa meno oppure, se vuoi, gli amministratori pubblici rubano meno).La competizione vera (quella dietro l'angolo) e' e sara' con quei paesi che NON hanno le stesse nostre regole. Se a questo aggiungi il grande peso della burocrazia italiana, la situazione e' quella che descrivi. Senza ombra di dubbio.Ma mentre il peso della burocrazia si spera che un governo con meno obblighi di ringraziamento a poltrone possa eroderlo, la globalizzazione di cui ti sto parlando non dipende da noi.Detto questo, vedi di fare distinguo almeno dalla categoria degli Scotti.... fanno parte anche loro di quel: "Hossignur, che mi tocca sentire......"? |
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08/06/2011, ore 17:25
"" La competizione vera (quella dietro l'angolo) e' e sara' con quei paesi che NON hanno le stesse nostre regole. Se a questo aggiungi il grande peso della burocrazia italiana, la situazione e' quella che descrivi. Senza ombra di dubbio.""Verissimo, Pimander, la globalizzazione ha contribuito parecchio alla crisi generale; ma nel nostro caso il problema è ben più radicato e strutturale.In realtà, noi non reggiamo la competizione neppure con i nostri vicini occidentali. Neppure con Paesi Ue per certi versi più moderni, strutturati e avanzati del nostro. Una miriade d'imprese italiane sta infatti delocalizzando in Sizzera o in Austria (non in Cina o India).A questo link trovi conferme:http://affaripropri.com/tag/delocalizzare-in-austria/Addirittura, i governatori dei Lander austriaci organizzano convention per illustrare ai nostri industriali del nord-est i vantaggi che avrebbero andando a produrre da loro (vantaggi che peraltro ci sono tutti, a cominciare da una minor tassazione e burocrazia per finire a una conflittualità sindacale vicina allo zero). Lo stesso fanno gli svizzeri, ma in maniera più riservata in quanto non fanno parte della UE...Mentre da noi i piccoli e medi imprenditori sono tartassati, vessati da un sistema burocratico iniquo e additati a pubblico ludibrio come evasori per vocazione antropologica, lì vengono assistiti, aiutati nella progettazione d'impresa e persino coccolati da un sistema equo e funzionale....perché i nostri imprenditori dovrebbe restare qui?E se l'impresa va via, o quella che resta non trova convenienza a intraprendere, come fa l'economia a reggere?...quando un Paese arriva ad un gap così colossale rispetto ai suoi competitor naturali (non la Cina e l'India, ripeto), c'è poco da incolpare globalizzazioni o crisi finanziarie. Non è che non ci siano, ma noi siamo ormai talmente ridotti male che ci fanno un baffo.Siamo come un malato di cancro terminale a cui vanno a raccontare che in Germania c'è il bacillo dei cetrioli: sai che cambia... |
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08/06/2011, ore 23:23
Il cetriolo vero che vedo balenare all'orizzonte è quello che Berlusca & Tremonti stanno preparando con la nuova manovra correttiva autunnale.Quando ci sono sacrifici da fare e manovre da effettuare,stiamo pur certi che la direzione è sempre la sòlita. E non è questione di colore politico......Hannibal ha ragione da vèndere. |
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09/06/2011, ore 12:58
Lavoratori e pensionati..sono spremuti globalmente al 52% dati confcommercio..nordica.....se li rivolti..e o li passi a torchio..esce solo materia organica..per non menzionare altre cose..poco nobili..e magari la fanno in piazza..e dà fastidio.Quindi rimane il ceto privilegiato..quello che ha mantenuto..grazie a questi sgravi e licenze..per evadere...il sistema maggioritario attuale.., che si stà sgretolando.....ci sono quindi solo loro..che hanno pure 196 miliardi di benefici fiscali..da raschiare ancora un po'....per necessità..stavolta la demagogia..attenderà..che passa la nuttata..mah..chi sa'..? |
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09/06/2011, ore 16:57
vediamo di chiarirVi che cosa vuol dire globalizzazione e capitalismo spinto.Sono parole che vi suonano nelle orecchie ma non sapete bene cosa vuol dire.in primo luogo se io non lavoro non lavorano i miei dipendenti. quindi i lavoratori non prendono un tubazzo e gli statali visto che non paghiamo tasse per un po sono stipendiati dalla cartamoneta e i bot poi prendono un tubazzo pure loro.la globalizzazione significa che un lavoro creato in italia viene spostato in un paese a costo mano d'opera piu conveniente mentre la sede dell'azienda viene spostata in un paese che ha una fiscalizzazione agevolata.quindi si crea un'ufficio in italia che inizialmente gestisce le consegne, un ufficio in paese a fiscalizzazione agevolata che gestisce acquisti lavorazioni e distribuzione. Poi si sposta di volta in volta la lavorazione dove piu conviene. quando si e' creato il mercato e tutto funziona liscio si chiude l'ufficio in italia, Hannibal si trafserisce a Malta e con pc e telefono fa il lavoretto dal calduccio. tutto e' a posto fiscalmente e l'unico problema e' che i lavoratori italiani si attaccano.Potrebbe andare bene se come negli usa i prezzi alla vendita fossero poi bassi ma i furbacchiotti diminuiscono qualche cosina i prezzi sul mercato italiano e rimane un divario mostruoso che viene trattenuto nel paese a fiscalita vantaggiosa. Non si spiega altrimenti come io possa acquistare su una bancarella a Tianjin una maglietta di ottima qualita' pagata al carissimo prezzo come turista 5 monete del popolo e qui la stessa costi da 13 a 150 volte di piu.Dato che il mio lavoretto e' modesto in fondo rapportato tutto il resto della globalizzazione italiana, si stanno succhiando soldini agli italiani trasferendoli altrove. Tutto in piena legalità e le uniche tasse che rimangono qui sono l'iva e quanto il fisco mi rapina nelle mie dichiarazioni dei redditi.Il sistema e' chiaramente destinato a crollare perche' di soldini ce ne sono sempre meno, i capitali non tornano e sempre tutto legalmente chi puo trasferisce la grana all'estero. vedi Fiat.Se qualcuno ha una idea intelligente e' libero di esprimerla, ma dubito fortemente che ne abbiate di concrete.Con gli amici esteri ci scambiano regolarmente le varie situazioni. potete dire quello che volete qui si campa di assistenzialismo e basta. Quando cito la nostra tassazione non ci credono. |
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