Bene, vedo che almeno un paio di passettini avanti li abbimo fatti. Abbiamo stabilito, se non altro, che il jobs act risolve i problemi della grandi aziende (in realtà l'intento non è principlamente questo ma andiamo avanti) e che la Riforma del Senato va fatta. Sono due punti fermi, se non altro.
Ora, però, se davvero vuoi parlare di argomenti e non scivolare nel ping pong tanto sterile quanto banale o, peggio, ritornare sull'autore e non sullo scritto, bisogna proprio che a quelle domande che ti ho posto rispondi.
Senno' delle due l'una: o la chiudaimo qui, perché la discussione ha già dato quel che poteva; oppure si torna al cazzeggio sull'autore. A questo punto è indispensabile metter giù le direttive base, poi si passa ai dettagli. Se tu vuoi andare a fare un giro turistico, prima di decidere se andare col treno, l'auto o l'aereo devi sapere direzione e destinazione. E se, partendo da Roma con direzione Napoli, a un certo punto ti trovi a Firenze (città peraltro di (lo)Renzi il Magnifico :-), puoi dire: cazzo, ho sbagliato strada!. Se non sai dove andare, invece, anche se arrivi a Genova (dove quel minorato infame di Ciwati la sta combinado grossa) non puoi dire di aver sbagliato.
Dunque, lo ripeto per l'ennesima volta:
A prescindere da come verrà riformato il senato, sei per superare il bicameralismo perfetto o no?
Sei per superare il Titolo V, o sei per la devoluzione stile Lega?
Sei per l'abrogazione definitiva, a livello istituzionale, delle Province sì o no?
Inoltre, visto che l'Italicum è direttamente collegato alla Riforma del senato, sei per il maggioritario o per il proporzionale?
Se non rispondi su queste, che sono le direttiva base, diciamo quasi i binari su cui il treno dovrà scorrere, è inutile soffermarci sui dettagli. Prima si costruisce la casa, poi si pensa al mobilio. Se no la si chiuda qui e... buonanotte al secchio.
Ciò detto, passo a qualche precisazione d'obbligo
Le tutele crescenti sono solo un costo certo. Nel vecchio sistema, questa certezza non esisteva.
Quindi, il jobs act corregge principlamente problemi propri della grande azienda e non i miei che praticamente siamo una famiglia che tende a sopravvivere.
No, non sono esatte nessuna delle due affermazioni. Il jobs act dà regole certe, non differenze di costi rispetto a prima. La vera differenza è, per i nuovi assunti, che prima si praticavano i contratti di precariato con rinnovi a mitraglia e licenziamento implicito alla scadenza; adesso quei contratti sono fuorilegge e si praticano le tutele crescenti, ossia il superamento del precariato, con possibilità per i neoassunti di accedere a mutui, affitti e tutte quelle cose prima precluse ai precari. E' un siccesso clamoroso! E francamente non capisco come diavolo lo si possa criticare. Chi lo fa è, lui sì, vittima di spot: dei sindacati e delle opposizioni
DEPURATI DALLA SCONTO FISCALE TEMPORANEO.
Ecco, lo sconto fiscale. Qui bisogna decidersi, però. Che questo influisca non c'è dubbio: ma in bene. Quando non si faceva nulla per rilanciare il lavoro, tutti a gridare che bisognava intervenire con urgenza; adesso che si è intervenuti sia nell'urgente che sulla struttura, allora si dice che si è barato. Siamo al delirio totale
eccheccazzo...sta semantica... Fermo restando che l'incarico lo da' il pdr dopo le consultazioni con i partiti, se si rispetta la volonta' del popolo degli elettori
Oh, bene. Anche qui, precisiamo una volta per tutte: dovete decidervi, o vale la forma, e quindi premier indicati dal popolo non esistono perché la fiducia la dà il Parlamento; oppure conta la sostanza, ossia la volontà palese indicata dal popolo con libere elezioni. Se vale la prima, Renzi ha ottenuto una fiducia con larghissima maggioranza. Se vale invece la seconda, la mancanza dell'investitura popolare era un argomento valido fino alle elezioni UE. Dopo la stravittoria ottenuta, specie chi è sostanzialista dovrebbe assolutamente tacere. Zitti, mosca e non fiatare. Ché quelle elzioni lì proprio Grillo le trasformò in una sorta di referendum pro o contro Renzi...
In questo senso, riguardo al Senato, non sono d'accordo sulla composizione e sulle funzioni.
Sono dettagli da analizzare in seconda battuta, dopo aver messo giù le linee guida
P.S. il 730 precompilato ma con errori signfica correggerlo e - praticamente - autodenunciarsi...
Non significa autodenuncia proprio per nulla. Al massimo si rischia di perdere qualche detrazione di cui si ha diritto (ma se uno fa il 730 è generalmente perché vuole detrarre, quindi le sue detrazioni le conosce). Gli intoppi riscontrati sono del tutto consueti in ogni novità introdotta, perlomeno in Italia (ma penso che anche altrove non abbiano poi la bacchetta magica). Quando introdussero la registrazione on-line delle locazioni pure vi furono intoppi e malfunzionamenti, e non poteva certo essere una cosa studiata per far guadagnare l'Ag. Entrate. Poi hanno risolto. E adesso si registra tranquillamente da casa, senza code agli sportelli e perdite di tempo. salvo i dinosuari come Hannibal, che vanno ancora lì a far la fila. E, guarda caso, anche Hannibal era un gomblottista. sarà un caso?
E' uno spot anche dare del coglione a qualcuno che potrebbe dire "lo avevo detto"
Avevi detto cosa, Gus? Specifica come, quando, dove e a che proposito