Capisco Jos, tu i commenti per quello che ho riportato io li fai, io invece dovrei prendere per oro colato, e guai a fare analisi, i 10 punti che hai indicato tu, che come spot elettorali andrebbero benissimo, ma poi se si vanno ad analizzare c’è da ridire, eccome. Partiamo dal fondo, che è immediato: se quelle riforme fossero davvero state attuate come da "titolo" e portassero a benefici concreti oggi ne raccoglieremmo i frutti, invece tutti gli indicatori economici sono peggiorati fortemente (investimenti, occupazione, consumi, produzione industriale, edilizia in profonda crisi, diminuzione del credito). Quindi la blanda riforma del lavoro non ha prodotto alcun effetto positivo (anzi, negativo), così come le “liberalizzazioni” che hanno solo portato alle chiusure dei negozi. Dovresti sapere che in molte aree e città i negozi già erano liberi di aprire, le aperture selvagge estremizzate non hanno portato benefici a nessuno, si fa la guerra tra poveri in un mercato in decrescita, infatti siamo al record di chiusure di imprese e negozi, soprattutto a conduzione familiare. La sburocratizzazione non c’è stata, anzi sono aumentati oneri e costi per le imprese (provare per credere, visto che lavoro nel settore!). La riforma delle pensioni è stata fatta solo per far cassa, visto che a regime la riforma già in essere era in equilibrio. Abbiamo i costi dell’energia più alti in Europa, nessun vantaggio nell’ultimo anno, anzi sono aumentate le accise sui carburanti, che ovviamente colpisce i trasporti ed i generi alimentari e non, ed aumenterà l’Iva. Nessun vero taglio alla spesa pubblica, con la Spendig Review quest’anno i pensionati dovranno pagare 3,30 euro per avere il Cud alla Posta. I “tagli alle spese” (quindi nessuna lotta allo spreco) sono tagli dei trasferimenti… proprio quelli “lineari” che venivano contestati a Tremonti!! E infatti oggi gli enti locali sono in difficoltà e continuano ad aumentare Irpef regionali, comunali e Tarsu. Il debito pubblico non è stato minimamente intaccato.
E veniamo a quello che ha fatto Berlusconi (ovviamente valgono i periodi di governo, non quando governavano altri!); io mi sono limitato a citare le 3 più famose e grosse riforme, tu arrivi persino a smontarne una in maniera pretestuosa: la riforma delle pensioni portava ad un ottimo equilibrio a regime, Prodi ne aveva abolito il cosiddetto scalone danneggiando le casse dello Stato, vuoi imputare anche questo a Berlusconi? Ma a regime il sistema era in equilibrio.
Se vuoi posso allungare la lista delle riforme, così a memoria: aumento delle pensioni minime a 500 euro, riforma del fisco (aumento della no tax area), abolizione tassa di successione, riforma “devolution”, introduzione del 5 per mille, riforma della patente a punti, divieto di fumo in tutti i luoghi pubblici, “legge tremonti” (detassazione utili reinvestiti), riforma del sistema radiotelevisivo, riforma della protezione civile, legge sul conflitto di interessi (sì, almeno il governo Berlusconi l’ha fatta), varie disposizioni “Brunetta” per la trasparenza e contro i fannulloni della PA, piano casa (attuato con alcune regioni), delegiferazione (con Calderoli sono state cancellate diverse leggi ancora in vigore), inasprimento lotta alla mafia, destinazione fondi per cassa integrazione in deroga, abolizione leva militare obbligatoria, ecc ecc (la lista potrebbe continuare ancora).
Comunque se vuoi un esempio esaustivo vai sul sito del Pdl o qualcosa del genere, cosa che mi guardo bene dal fare, e trovi tutto.
Ad ogni modo ciascuna di queste riforme può essere criticata, migliorata, persino abolita.. ma dire che non è stato fatto nulla non corrisponde proprio al vero, così come far passare Monti per grande salvatore con un gran numero di riforme.