Un contratto di mutuo stipulato il 2 Maggio 1985 per quanto rigurda gli interessi di mora prevedeva:"Ogni somma non pagata produce dalla sua scadenza l' interesse di mora di cui al decreto ministeriale 28 febbraio 1978 pubblicato il 26 feb 1979, ( tale decreto prevedeva che gli interessi di mora vanno calcolati aggiungendo 2.5 punti), o in quella diversa misura che fosse in seguito consentita da nuove disposizioni in materia".Per seguito si dovrebbe intendere la data successiva alla stipula del contratto.Pero' alla data di firma del contratto vigevano interessi di mora referendosi ad altro DM del 1981 ( in tale decreto gli interessi di mora vanno calcolati aggiungendo 4 punti al tasso di riferimento) che e' peggiorativo rispetto a quello riportato nel momento della firma .I mutuatari non sono stati informati, il mutuo e' andato in sofferenza.Questo contratto di mutuo e' da ritenersi valido oppure no?
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02/03/2010, ore 20:29
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02/03/2010, ore 20:59
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02/03/2010, ore 21:03
Al momento della sottoscrizione era in vigore la nuova norma, ma i contratti sono contratti.Doveva essere espressamente scritto a mio avviso che già era in vigore la nuova norma.secondo me c'e' stata poca trasparenza. |
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02/03/2010, ore 21:11
Ci ritorno sù...il contratto stipulato nel 1985, deve per forza far riferimento all'aggiornamento delle norme se ultime cronologicamente del 1981.Se non ce ne sono altre posteriori...e quindi la mora è del 4% aggiuntivo....Altra cosa...firmando un contratto..il fatto poi di non capirlo, non ha rilevanza giuridica essendo stato accettato davanti ad un notaio.Se fosse stato chiesto(oggi le norme prevedono più trasparenza) il notaio avrebbe spiegato le insidie temporali della clausola.La nullità del contratto, solo in base al non esser informati...non mi sembra oppugnabile...perchè la firma significa l'accettazione, nè c'è prova di costrizione od inganno, visto che ci sono anche i testimoni...Almeno....:-)) |
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02/03/2010, ore 21:20
Leo non sono tanto d'accordo.Una norma contrattuale deve essere scritta chiara.Tu dai una interpretazione, dicendo che la norma vecchia diventa superata dalla nuova disposizione.Io invece interpreto la cosa dicendo che al momento della stipula del contratto era presente gia' la nuova norma, ma il contratto faceva riferimeto alla norma passata o da nuove disposizioni...........C'e' qui una interpretazione su un contratto che non puo' essere interpretata a piacimento ma deve essere univoca.Voglio dire per questo che essendo un dottore commercialista e non un Avvocato debbo interpretare i contratti senza aver alcun dubbio.Il contratto scritto in tal modo e' discutibile. |
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02/03/2010, ore 21:21
Leo non sono tanto d'accordo.Una norma contrattuale deve essere scritta chiara.Tu dai una interpretazione, dicendo che la norma vecchia diventa superata dalla nuova disposizione.Io invece interpreto la cosa dicendo che al momento della stipula del contratto era presente gia' la nuova norma, ma il contratto faceva riferimeto alla norma passata o da nuove disposizioni...........C'e' qui una interpretazione su un contratto che non puo' essere interpretata a piacimento ma deve essere univoca.Voglio dire per questo che essendo un dottore commercialista e non un Avvocato debbo interpretare i contratti senza aver alcun dubbio.Il contratto scritto in tal modo e' discutibile. |
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