ieri 20.11.2006 dalla vendita di un piccolo immobile ho ricevuto il corrisprettivo di 15.000€ in assegni circolari a me intestati e non trasferibili uno di 12.000 e l'altro di 3.000€ tratti sulla banca Antonveneta di Lecce.Mi sono recato in Banca per cambiare gli assegni ed il direttore si è rifiutato di di effettuare il cambio nonostante abbia esibito la carta di identità e terrerino del codice fiscale.A questo punto mi sono rifiutato di uscire dalla Banca aquesto punto il direttore vistosi alle strette ha fatto intervenire la P.S. dopo una discussione di chiarimentomi ha invitato a tornare nel pomeriggio che mi avrebbe cambiato l'assegno di 12.000€ cosa poi avvenuta.Questa mattina sono tornato per il cambio dell'altro assegno di 3.000€, naturalmente il direttore ha oppostoil suo rifiuto, al che mi sono recato in Banca d'Italia c/ol'ufficio vigilanza senza alcun risultato e poi alla G.d.F.questi mi hanno invitato a tornare in Banca per ripeterela richiesta di cambio assicurandomi che ad un nuovodovevo chiamare il 117 e loro sarebbero intervenuti perportare a miti consigli il direttore.Sono tornato in Banca nel pomeriggio e ho informato ildirettore della mia attivitè del mattino a questo punto ilmedesimo per non darmi la soddisfazione ha invitato inbanca il richiedente degli assegni circolari chiedendogli chiedendogli di annullare l'assegno di prelevare 3.000€in contanti e di regolare cosi la facdcenda.Debbo infine aggiungere che un Direttore di Banca mio amico dopo avermi assicurato che la banca emittrente non poteva rifiutare il cambio consigliandomi altresi diportare in Banca un Notaio ed al rifiuto del cambio difargli elevare protesto contro la banca con le relative spese.Ma e poss8ibile che un cittadino debba fare tutto ciòper avere ciò che è suo.