Una società decide di passare da Vodafone a TIM, in data 20.09.2008 stipula un contratto con TIM (che attiverà le schede in data 7.10.2008) ma subito dopo Vodafone gli fa un offerta migliore quindi decide di restare con Vodafone e invia subito disdetta alla TIM in data 22.10.2008 (TIM disattiva le schede in data 14.11.2008). Le schede non sono mai state utilizzate tant'è che sono ancora tutte incartate.TIM invia fattura chiedendo il pagamento di corrispettivi per recesso, canoni di abbonamento e tassa di concessione governativa. Secondo voi sI possono contestare tali richieste?...sulla base di cosa?
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23/03/2009, ore 13:49
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23/03/2009, ore 14:28
In pratica vi è stato un contratto in essere per 32 giorni, e ciò è indipendente dal fatto che le linee siano state attivate o meno,le concessioni governative sono dovute, non è dovuta la penale per recesso anticipato se la Ditta conta meno di 15 dipendenti, in questo caso rientrerebbe nella legge Bersani che abolsce le penali per recesso anticipato, per privati e piccole aziende. |
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