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..restauratore (non ci entrava nel titolo).

Eh gia', perche se andiamo a guardare, il lentissimo Vaticano sta gia' molto avanti nel processo di riforme, mentre il nuovo premier Letta si inebria dei propri sofismi, capace di teorizzare ma non di mettere in pratica.

Tant'e' che quella palla di fuoco di iniziative che e' Napolitano, Presidente golpista della Repubblica, ha deciso di buttare li un "Bando alle ciance, piu' fatti" che trasuda retorica piu' del suo discorso d'insediamento con il parlamento che applaudiva (sarcasticamente?) il proprio censore.

E tutti se la prendono con Grillo, che ha finito per prendersi un po' troppo sul serio, finendo sepolto da una grassa risata, lui e le sue riforme ideali.

Con buona pace della logica che offriva spiegazioni economiche per lo spread fuori controllo.... e adesso che la cura montiana ("Quando l'economia e' in crisi, prescrivo la fame come terapia correttiva del sintomo") ha ridotto il PIL dello 0,6%, aumentato di pari misura il debito e ridotte le entrate, ohibo' lo Spread pare addormentato.....

Il livello di oppressione e di dittatura raggiunto di questo paradigma e' stupefacente...e la gente non se ne accorge. Mah.....

Ragionate, sui dati di fatto, vi prego....

.....e intanto la gente a votare non ci va quasi piu': divorato Grillo.....a che serve? O ci spolpa Alemanno o ci spolpa Marino, dove la differenza? Allora, chissenefrega....



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Olim, Hortacius, dedisti filii nam ignotam.

------------------------------------------------------- Olim, Hortacius, dedisti filii nam ignotam. Per quanto riguarda me: So cosi de legno che si me rifa' Geppetto, ce tira fora Pinocchio.

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Vedo che ci siamo quasi....... ad esclusione di Gustavo che come al solito preferisce rifuggere quando si tratta di applicare il cervello. Non perche non l'abbia, ma perche l'applicazione lo porterebbe fuori dalle sue confortanti sicurezze, dai suoi luoghicomuni......meglio affidarsi alla luce di qualcun altro, piuttosto che generarne della propria.

Jos, secondo me fai confusione su una cosa. Quando dico che dovremmo uscire dall'Euro non lo dico per evitare di pagare o - peggio - per continuare ad accumulare debito pubblico, come pare che tu sottintenda. Lo dico, perche l'euro ci obbliga a competere con prodotti asiatici fatti da noi con regole tedesche. Cosa che nessuno e' in grado di fare. Tu stai all'estero, ma io di polacchi qui ne vedo ben pochi. Vedo, pero' gente di tantissimi altri paesi c.d. emergenti. Questo che ti dico ora e' basato su quello che vedo.

Quando la massa di asiatici arrivera' allo stato di benessere ....vorrano i nostri simboli del benessere. VERO! VERO! VERO! Pero', pero', ci mandi avanti un'industria di moda, non un'industria pesante. Una piccola produzione di prestigio, il resto sono copie fatte ...in Asia a bassissimo costo. La contraffazione la fa da re in questo campo. Non so se a Milano Gustavo vede in via Cairoli quello che vedo io nei negozi "chic" di via Cola di Rienzo .... appena mettono in vetrina la nuova stagione, di prima mattina faccette asiatiche a fotografare scarpe abbigliamento borse....alle 7 di mattina....azz...chissa' mai perche'......

Tra l'altro, non ti rendi conto che dall'elenco di industrie che citi, devi togliere Fendi (che e' francese), Ducati, (che e' tedesca), FIAT che andra' all'estero e chiudera' presto il settore auto in Italia (gia' ora vende qui auto Americane cui applica il proprio marchio) e se ci avessi messo Bulgari, lo dovevi togliere anche a lui (come dovresti togliere Ansaldo, Nuovo Pignone, ecc. ecc.e moltissime altre aziende storiche italiane - compreso Jos611!!!!). E' contro questo esodo che Monti non ha lottato o provveduto ad arginare, in ossequio alla idiozia Europea della libera circolazione ecc., ecc.., ecc. libera circolazione verso di loro, cioe' un semicerchio, da qui esce e si ferma li sopra.....

Quindi non resta che diventare padroni di se stessi, proprio perche le cose che noi abbiamo (la nostra "way of life", come dici te) si puo' provare solo qui. Ecco perche e' corretto l'accostamento con Svizzera e Regno Unito. Le citi tu le ragioni interne a quei paesi per cui non hanno la dannazione dell'Euro - devi solo fare il piccolo passo che le nostre ragioni sono di pari importanza.

Le ragioni che portarono alla CECA nel 1951 sono ormai obsolete. La crescita c'e' stata (anche grazie alla CECA) ma ora e' necessario cambiare sistema.



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......meglio affidarsi alla luce di qualcun altro, piuttosto che generarne della propria.

no, pimander, ti ho appena detto che il vostro è solo fumo mediatico, parole alla rinfusa gettate sul forum, e io non ci sto!



Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare ingiustamente o "a sbafo" i commercianti, gli artigiani, i politici diventa più certo del probabile...

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Oh, vedi che, sviluppato su questi binari, il discorso diventa interessante?

Sgombriamo subito il campo dall'aspetto mio personale e del Governo Monti, poi analizziamo il resto.

Monti. Come ho già ripetuto un'infinità di volte, Monti ha fatto quel che doveva (ovvero mettere in pratica gli impegni assunti dal precedente esecutivo controfirmando la famosa lettera della BCE), con in più quel po' che la politica gli ha permesso. Se il discorso va su come il Paese dovrebbe orientarsi in futuro, lasciamo stare il passato.

IO. Come anche in questo caso già detto, non ho chiuso qui per andare a fare le stesse cose in Polonia. Qui ho avuto un'impresa edile fino ai primi anni 2000, poi ho deciso di chiudere. Come chiudono tantissime altre imprese. Da lì in poi, mi sono limitato a fare investimenti immobiliari (la differenza è sostanziale, perché mentre prima costruivo o ristrutturavo direttamente, sia per conto proprio che per terzi, ora mi limito ad acquistare, affittare e, se del caso, faccio costruire o ristrutturare ad altri), e lo faccio sia qui in Italia che in Polonia (anche se ormai qui, con l'immobiliare in crisi, non si fa quasi più nulla).

E veniamo al concreto. Proprio perché l'eventuale uscita dall'euro non implicherebbe automaticamente la insolvenza del debito, visto che il medesimo ci resterebbe comunque sul groppone con i relativi interessi, una volta in balia di una rediviva liretta questi ultimi schizzerebbero alle stelle. Così come il costo delle materie prime e dell'energia (non dimentichiamo, per tornare ai tuoi esempi precedenti, che la Svizzera ha il nucleare e la GB è Paese produttore di petrolio. Noi siamo invece dipendenti in tutto e per tutto), quindi l'accresciuta competitività per l'export si trasformerebbe in un clamoroso autogoal sia per l'import che per la massa degli interessi da pagare. Questo senza contare che: a) dubito seriamente che i nostri partner europei, una volta che decidessimo di uscire per ragioni di mera competitività, ci lascerebbero far loro concorrenza senza imporre dazi; b) tutto il valore dei nostri beni, sia mobiliari che immobiliari, verrebbe di colpo deprezzato: una sorta di patrimoniale monstre applicata per vie traverse e senza risolvere nulla (se patrimoniale dev'essere, usiamola almeno per abbassare il debito; anche se io preferirei evitare patrimoniali); c) accrescere la competitività mediante svalutazione è un drogare il mercato, un po' giocare con le carte truccate.

Non sarebbe meglio invece varare quelle benedette riforme come ha fatto la Germania nei primi anni 2000 e accrescere la nostra competitività usando la via maestra? Chi l'ha detto che noi non siamo in grado di fare quel che hanno fatto loro e competere a armi pari?

Le aziende e i marchi italiani vengono acquistati da stranieri? Be', un po' dispiace, è vero. Ma è il Mercato. E poi succede anche l'opposto: la Aston Martin, storico marchio inglese, è diventata di recente italiana ( a proposito, la grande Inghilterra fuori-dall'euro ha ormai perso del tutto la sua industria). Così pure gli occhiali ray-ban, acquistati già diversi anni fa da Del Vecchio e la stessa Chrysler, oggi della Fiat. E così tante altre ancora. Finché lo scambio è reciproco, va bene così. L'importante è che resti attiva la produzione. Del resto, qualche anno fa la stessa Ducati fu acquistata da un fondo d'investimento americano: la risanarono un po' nei conti poi la rivendettero - guadagnadoci - a un italiano. Nulla esclude che possa sucecdere anche stavolta.

Infine, dici che di polacchi lì da te ne vedi pochi? Al di là del fatto che i paesi emergenti non si esauriscono certo con la Polonia, ma prova a venire qui da noi in Riviera Romagnola di questi tempi e, fino a settembre inoltrato, prova a contarli. A occhio e croce, sono ormai tanti quasi quanto i crukki. E lo scambio è reciproco. E soprattutto fruttuoso. Prova a leggerti questo recentissmo articolo, se vuoi farti un'idea ( riguarda proprio la mia zona):

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/05/03/w...

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Non so se a Milano Gustavo vede in largo Cairoli quello che vedo io nei negozi "chic" di via Cola di Rienzo .... appena mettono in vetrina la nuova stagione, di prima mattina faccette asiatiche a fotografare scarpe abbigliamento borse....alle 7 di mattina....azz...chissa' mai perche'......

Li vedo molto bene, anche se porto gli occhiali, e anche per questo continuo a pensare che abbia ragione Jos, e anche Hummer. Ormai l'imprenditore opera coi capitali, facendo investimenti immobiliari in Italia e all'estero, tutto tracciato in un sistema bancario sempre più pronto e non strozzato dai lacci e lacciuoli a cui è costretto "l'artigiano" hannibal. A cui solo spetta la scelta se fare altrettanto, ma, si sa, lui per sua stessa ammissione è un po' "figlio di", oppure se vogliamo è fatto all'antica. e preferisce sporcarsi le mani che lavorare d'intelletto.

Diverso il settore in cui opera Pimander, in cui è prevalente la presenza se non la mano d'opera anche del padrone, rispetto ai capitali, e quindi è forse più immediato e "artigianale" ma non per questo non può negare che anche questi gli effetti della globalizzazione, con gli intrecci di capitale di cui sopra, dall'Italia all'estero e viceversa. D'altronde anche lui cosa farebbe senza i pellegrini stranieri in una città come Roma?



Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare ingiustamente o "a sbafo" i commercianti, gli artigiani, i politici diventa più certo del probabile...

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Ecco che torniamo indietro......ritorna il discorso della strada e della teoria che abbiamo gia' fatto.

Non c'e dubbio che alcune conseguenze che dici tu sono corrette. Pero' - secondo me - fai il solito errore di fidarti troppo degli Italiani e l'Italianita'. Infatti, hai ignorato quello che ho messo in grassetto e cioe' che regole "tedesche" attecchiscono poco sull'Italiano. Tant'e' che ci deve essere qualcosa nell'aria in Italia in quanto il tedesco che viene qui dopo un po' comincia a comportarsi da Italiano...............che poi e' un comportamento piu' diffuso di quel che pensi. Infatti, non e' l'Italia che gioca con le carte truccate, ma qualcun altro e danno la colpa a noi. Anzi, proprio molti altri. Ed e', quindi, il caso di cominciare a tirare fuori qualche artiglio invece di essere appecoronati a vita. Cioe', di mostrare a costoro di conoscere il loro gioco e DI PORTARLI A GIOCARE SUL NOSTRO CAMPO, NON SUL LORO!. Gioco che tu comprendi esistere quando parli di "pesci grossi" salvo stare al loro gioco quando invece si tratta di tirarli in barca (toglierli da dove sono bravi e farli giocare fuori casa).

Chi l'ha detto che ...non siamo in grado di competere ad armi pari? Lo dicono in molti: lo dicono le infrastrutture mancanti, lo dice la burocrazia esagerata, lo dice il diverso atteggiamento personale rispetto alle norme (la c.d. predisposizione alla "compliance" del cittadino), lo dice la nostra posizione in una messe di indici internazionali (dalla corruzione alla liberta' di stampa, funzionamento della giustizia, ecc. ecc.)

Per risalire questa china, occorre tener presente la creta......e per tirare fuiori qualcosa di buono da questa creta non basta il padreterno........figuriamoci Letta o la cricca dei bancari o la cricca degli imprenditori berluscones....quindi che finisca tutto in cenere per poi risorgere.

E allora, o prendiamo consapevolezza di quello che siamo e di quello che siamo in grado di fare, oppure restiamo dei "wanna bees" (I want to be....) per sempre....

Tu stesso mi riporti l'articolo sugli Italiani a Wroclaw ma ne leggi un messaggio diverso. Per me, l'articolo e' il riconoscimento del nostro fallimento, Per te quella situazione pare una vittoria della libera circolazione.... Assolutamente no!. E' il dilapidamento delle nostre risorse e la conseguente creazione di ricchezza altrove....che corrisponde alla nostra poverta'. Cerca di capire le realta' e non farti prendere dall'omologazione del pensiero prodotta da chi scrive. Quando scrive un giornalista Italiano metti sempre in dubbio le sue intenzioni.



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