Sorvoliamo sull'aspetto della "cura Monti", di cui ho già espresso centomila volte le mie ragioni-argomentazioni e non vorrei incamminarmi verso nuovi record o vette da duecentomila e oltre. M'interessa invece questo passaggio:

Il livello di oppressione e di dittatura raggiunto di questo paradigma e’ stupefacente...e la gente non se ne accorge. Mah.....

Premesso che non sono del tutto in disaccordo (ma lo sono in parte), cosa intendi esattamente?

E, se intendi ciò che intendo io, quali sono le tue proposte per uscirne?

Giusto per non fare la parte di quello che fa domande senza dare le (sue) risposte, dico subito che le mie - anche queste già espresse - sono un risanamento dei fondamentali economici, attraverso anni di duro sacrificio, e il varo di norme ferre sia contro le lobby, sia contro gli apparati di potere, soprattutto finanaziario, sia contro i vari conflitti d'interesse di cui l'Italia è piena.

...roba che inizi adesso e vedi i risultati tra 5 o 10 anni, se tutto va bene.

Liberalizzazioni e sburocratizzazione portano benefici immediati. Ad oggi è impossibile avviare impresa in Italia, troppi costi, troppi adempimenti, troppe complicazioni.

.....roba che inizi adesso e vedi i risultati tra 5 e 10 anni, se tutto va bene.

Infatti, il punto che cerco di sollevare e' proprio il confronto tra il Vaticano rapido riformista e la cura inziata da Monti che viene pedissequamente seguita da Letta. Penso non si possano avere dubbi che la strada intrapresa da Monti verra' seguita alla lettera da Letta. E tutti sappiamo che la strada e' la fame.

Diverso l'approccio del Vaticano, che ha dello straordinario. Tutto avrei pensato, fuorche di prendere una lezione su come rinnovare, da una forma di governo rigida che piu rigida non c'e':

- a cominciare dall'abdicazione di un papa (cosa, mi pare, successsa una sola altra volta, e con caratteristiche diverse).

- alla nomina di uno quasi sconosciuto che da subito con poche e semplici parole e' stato capace di stupire, richiamare a se, rincuorare riluttanti e SUBITO rinfrescare una reputazione che stava sbiadendo alla velocita' della luce;

- che lontano dalle telecamere e dal clamore, sta rivoluzionando abitudini nefaste e corrotte della "curia romana".

Sapete che mestiere faccio. Stanno qui vicino a me (o io sto vicino loro....come vi pare) e vedo i mercoledi, ma anche la domenica.....la piazza stracolma anche con la pioggia e a 4 mesi dall'emozione di un insediamento. Anzi, secondo me stanno aumentando......per mia (indiretta) fortuna....temevo di soccombere con Monti, se sopravvivo non e' grazie a Monti o a Letta, ma grazie a papa Francesco e alla sua capacita' di rinnovamento.

E invece del mio paese che succede? Mentre i fondamentali dell'economia vanno a picco, sento chiacchiere invece di fatti, assito a inciuci tra opposti di ogni genere, per finire con la gente che non si fa vedere dalle parti del seggio....

Vedo truff-attori noti, condannati (in primo grado) a diversi anni di carcere per furto di denaro pubblico che fanno la mammoletta innocente in TV con lo show-man Taormina e il giornalista compiacente per-nulla-asservito-e-decisamente-indipendente a fare le domande giuste perche' il reo ne esca pulito davanti all'opinione pubblica......

Vedo il neo PdC che chiede platealmente scusa con tanto di lacrimuccia - come mai mi sembra un deja-vu ? - ai giovani negletti che non trovano lavoro....dicesse almeno che idee ha per trovare lavoro.......intanto cerco di far aprire una gelateria a mio figlio e chiedono - tra tantissime altre cose - il "certificato di asseverazione urbanistica" modico costo 1000 Euri...per.....per.... pagare un tecnico per mandarlo al catasto e dire al catasto che gli atti del catasto dicono che l'immobile da adibire a negozio e' un negozio...... e se non avesse il padre che paga, come dovrebbe fare uno ad inziare se solo quell'inutile certificato costa 1000 Euri?

E poi tutti danno contro a Grillo, grillini eletti compresi..........non ho aggettivi a sufficienza.......

Liberalizzazioni e sburocratizzazione portano benefici immediati. Ad oggi è impossibile avviare impresa in Italia, troppi costi, troppi adempimenti, troppe complicazioni.

Tutta roba alla quale Bersani era già arrivato diversi anni fa. ed è stato l'unico ad aver fatto qualcosa in quel senso.... a che cosa l'involuzione successiva, che oggi non me lo fa benvolere?

A nulla, se non il fatto che il popolo bue, voi compresi, Ribelliamoci e Pimander non avete apprezzato...

Massì, sulla necessità di Sburocratizzare e liberalizzare siamo più o meno tutti d'accordo. Ma, al di là del fatto che questo rappresenta solo una delle tante cose di cui avremmo bisogno; al di là che dire "bisogna semplificare-sburocratizzare (oltre a liberalizzare)" siamo tutti capaci ma poi bisogna vedere cosa succede in concreto ( a tal proposito, invito a leggere la bozza di "semplificazione edilizia" che la Regione Em. Romagna sta varando:

http://www.edilportale.com/normativa/bozza-non-ancora-in-vigore/2013/675/regione-emilia-romagna-semplificazione-della-disciplina-edilizia_14499.html

ci sono una sessantina di pagine che ne richiamano altre 600 di vecchie norme regionali e nazionali, nelle quali ci saranno richiamate altre 6000 pagine o giù di lì. Alla fine, invece di semplificare stanno creando altre complicazioni. Perché noi siamo governati in fondo da burocrati affetti da burocratite acuta e irreversibile).

Al di là di questo, dicevo, mi pare che Pimander volesse fare un discorso un po' più allargato. Premesso che di cose vaticane non so nulla e quindi passo oltre, mi pare che vi fosse un richiamo al "paradigma economico-finanziario" oggi vigente, a suo avviso oppressivo e dittatoriale. Se ho ben compreso, questo sarebbe un tema interessante da approfondire. Però serve chiarire bene basi e presupposti. Per esempio:

- si parla di economia o di finanza speculativa?

- se è in gioco la seconda, fermo restando che è una degenerazione deleteria più o meno da tutti riconosciuta, la si immagina come una sorta di blocco monolitico da alcuni manovrato nell'interesse di pochi a discapito di molti, oppure un qualcosa ormai sfuggito di mano e, seppur qualche volta influenzabile dai pesci grossi, sostanzialmente ingovernabile da chiunque (io propendo per quest'ultima ipotesi);

- dovendo intervenire in qualche modo, si ritiene che lo si debba fare a livello nazionale, europeo o mondiale? in altre parole, si può ritienere responsabile il Prodi, il Berlusca o il Monti di turno, oppure si pensa che questi aspetti trascendano le loro facoltà?

- infine, se (come penso io) si ritiene che questi aspetti siano superiori alle forze dei singoli governi ( e secondo me anche di tutti quelli europei messi insieme), cosa, in concreto, si chiede ai governi nazionali in generale, e quello di Letta in particolare, per cambiare-sostituire l'attuale paradigma?

Su questa basi, una volta chiariti i presupposti, si potrebbe provare a sviluppare una discussione interessante (Papa Francesco escluso, perché anche se a me piace non sono in grado di discutere di cose vaticane di cui nulla conosco)