La Germania sul suo debito paga 1% o anche meno, quindi, invece di spendere per ripagare interessi può fare investimenti o ridurre le tasse. Inoltre i tassi di interesse per imprese (investimenti) e famiglie (mutui) sono bassi e questo rende tutta l’economia tedesca competitiva.
Appunto, Pimander. L'articolo che hai citato dal sito tecnico, di cui ho quotato una parte, sostiene esattamente quel che affermo io:
a) se noi uscissimo dall'euro, oltre al deprezzamento dei nostri beni di cui al post precedente, avremmo un'impennata dell'interesse che ci strozzarebbe ancor di più (vedi il già citato caso del '92-Amato nonché il successivo di Ciampi, entrambi in regime di liretta);
b) la strada da seguire è quella appunto dei tedeschi, che soltanto una decade fa o poco più venivano considerati i malati d'Europa, ma con qualche sacrificio finalizzato e Riforme degne di questo nome oggi può liberare risorse per investimenti e sviluppo invece di bruciarle in interessi.
Peraltro, nei primi anni dell'euro, e poi per un bel po' ad andare avanti, anche noi abbiamo goduto di quei tassi lì. C'è stato un (breve) momento in cui i nostri tassi sono stati addirittura inferiori ai loro: perché non ne abbiamo approfittato? Perché, mentre loro imponevano pesanti sacrifici alla popolazione e si riformavano noi abbiamo dormito sugli allori e abbiamo dilapidato i dividendi dell'euro?
Perché loro sono stati capaci, in poco più di 20 anni, di recuperare la ex DDR e farla diventare una zona di iper-sviluppo (oggi è soprattutto quella che cresce e traina) noi lasciamo andare in malora il nostro mezzogiorno?
Davvero siamo così auto-razzisti nei nostri confronti da definirci una razza antropologicamente inferiore a loro, o si pensa invece che quel che hanno fatto loro solo pochi anni fa potremmo farlo anche noi? Davvero si pensa che l'esempio da seguire non siano appunto i tedeschi ma l'esatto opposto, ovvero chiamarsi fuori dal processo di Globalizzazione - di cui la UE è solo uno degli aspetti - e metterci a competere puntando sulla svalutazione come facevamo negli anni '70-80?
Davvero si può pensare che, nel corso di una globalizzazione imperante, noi potremmo reggere la competizione da peso piuma, senza cioè il peso specifico apportato dalla UE e dall'euro?
Proprio in questi giorni, è in corso in sede UE un braccio di ferro con la Cina, che con la sua politica di dumping sulla produzione di pannelli solari sta mettendo fuori gioco le aziende europee. La UE sta procedendo per alzar loro i dazi, e la Cina minaccia a sua volta di alzarli a noi. E siccome a spingere di più in questo senso sono Francia e Italia, indovina un po' dove la Cina vorrebbe mettere i dazi? Ma sul vino, ovviamente. Alla fine un accordo lo troveranno; ma, pensi davvero che, in una guerra del genere, noi potremmo cavarcela da soli?
Infine, i 60 miliardi di interessi di cui sopra sono più o meno l'importo che ci costa annualmente la corruzione: pensi che uscire dall'euro sia propedeutico alla sua soluzione, o sarebbe un incentivo a farla crescere (visto che verrebbero a cadere anche i vincoli UE)?
Sempre 60 miliardi, infine, sono la dotazione di Fondi Strutturali Europei dati al nostro Paese, finalizzati principalmente a creare infrastrutture e investimenti nel nostro mezzogiorno. La Polonia arriva a spendere oltre il 90% dei fondi assegnati, se non ricordo male. Noi? Prova a leggerti questo interesantissimo articolo di Sergio Rizzo sul Corriere:
http://www.corriere.it/economia/11_agosto_19/rizzo-scandalo-fondi-ue_93aa21c6-ca32-11e0-9ddb-a6b1d988da8e.shtml
...quando Marchionne decise di chiudere Termini Imerese, perché appunto la mancanza di infrastrutture rendeva la produzione in loco insostenibile per i costi, come mai gli operai, i sindacati, i politici locali e nazionali non hanno protestato con chi, in più di 20 anni, non è stato capace neppure di spendere i soldi già stanziate dall'Europa per crearle, 'ste bendette infrastrutture? E come mai da noi quei soldi non si riescono a spendere mentre negli altri Paesi sì? Sarà mica perché da noi, in determinate zone, gli appalti possono seguire soltanto la strada decisa dalle varie mafie e sui fondi europei, poiché controllati dalla UE, fanno fatica a metterci le mani sopra? E se è così, non credi che lo sforzo da fare sarebbe risolverli, questi nodi, e non cercare invece scorciatoie (peraltro inesistenti) buttando la colpa sulla UE o sui tedeschi?
Io credo che sarebbe molto, molto più saggio seguire la via maestra, decidendoci una volta per tutte a guardare in faccia la realtà