Mouse, ha perfettamente ragione ho sbagliato nell'indicare la giusta soglia. Appena dopo lo scritto, per un altro controllo mi accingevo ad aprire la solita tabella della BancaD'Italia, quando mi sono accorto della pagina già aperta sulla tabella del 2003 e mi sono ricordato del precedente controllo da fare, però del 2006. Purtroppo i due interventi giornalieri e la impossibilita di riprendere ciò che si scrive per correggerlo mi hanno impedito di farlo, procrastinando la cosa ad oggi, ogni tanto capita.
Però è servito, visto che ha specificato che si tratta di un tasso variabile, quindi le posso dare la "notizia" che la soglia da non superare nel primo trimestre del 2006 era il 5,775%, manco quella da lei indicata, che si riferisce al tasso fisso.
Questa precisazione significa che sommando il tan dell'epoca 5.005% + i 3 punti della maggiorazione per "tirare fuori" il tasso da applicare in caso di ritardato pagamento della rata per i soli giorni di tale ritardo, fa l'8,005 superiore alla soglia in vigore al momento della firma, ma comunque poco cambia nel vero contenuto del mio scritto, che rimane valido nella sua intierezza (sarà assolutamente necessario portare in giudizio la banca ed attendere, con pazienza, la sentenza definitiva della Cassazione).
Colgo la occasione per aggiungere che nel caso del mutuo vecchio, è oramai estinto da oltre 10 anni per cui è inutile fare controllo che non porterebbero a nulla. Ancora, lei cade nel solito errore di sommare (ma nel suo caso specifico nulla cambia, come abbiao visto) il TassoNominaleAnnuo ed il Tasso di mora, invece della sola MAGGIORAZIONE, per OTTENERE il tasso di mora, se ne discusso abbondantemente in queste settimane e chi afferma e vuole convincere del contrario, visto che così facendo TUTTI I MUTUI STIPULATI dagli italiani presenterebbero usura presunta (oramai userò sempre questo termini, visto la confusione che si fa, perchè un assassino, un ladro è un presunto assassino o presunto ladro sino alla sentenza definitiva e non capisco perchè mai dovremmo dire che un mutuo è usuraio prima della sentenza definitiva sul caso) e questo da l'abbrivio a consulenze continue, con esborsi di importi a carico del mutuatario. Le faccio un esempio. Oggi lei paga un tasso del 3% (circa ed ad occhio e croce, visto che è variabile), per cui se la rata di aprile la paga in ritardo, pagherebbe il 3% sul capitale del piano di ammortamento normale calcolato sul debito residuo della rata di marzo ed il 6% per i SOLI giorni di ritardo nel pagamento della rata sulla quota capitale della rata. Nella sua esposizione che fa il 3+6=9% mi sa dire dove e quando applicherebbe questo tasso? Ovviamente da nessuna parte. Una ultima cosa. Lei ha anche precisato che esiste la clausola di salvaguardia per questo famoso "TASSO DI MORA" è ancora il caso di dare corda alle sirene? Non mi posso che accodare agli altri consigli, di rivolgersi ai legali dell'Adusbef che è meglio, molto meglio (guardi se legge bene e con continuità il forum si accorgerà dell'intervento di altri professionisti che confermano pienamente il mio scirtto e quelli di Hannibal.
Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI