Era ora ,il colpo mortale è stato dato ,questo governo che non ha fatto altro che stritolare gli italiani se ne va senza alcun rimpianto.
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21/02/2007, ore 16:13
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22/02/2007, ore 18:29
Allora facciamo un passo indietro.Mozione respinta = governo caduto?Secondo la legge no.due passi indietro: il governo cade comunque.e chi ne farà uno nuovo?non certo uno che faccia parte della minoranza di "espressamente contrari".sono molto scettico sul come sarà la realtà, ma prima di passare la palla con nuove elezioni (concordo che l'esito si ribalterebbe rispetto al maggio 2006 - con un margine più netto)sono sicuro che si proverà per un Prodi 2 o per un D'Alema. Rc farà capire se voleva far solo un po' di paura al Prodi1 o se è capace di rinunciare alla poltrona per una questione di principio. |
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22/02/2007, ore 18:49
Comunque in mezzo a tanti camaleonti come di liberto giordano e via discorrendo , tanto di cappello ai due senatori dissidenti ,i quali coerentemente hanno sfilato a vicenza e coerentemente con le loro idee si sono astenuti sulla mozione d'alema.Tanto di cappello ad'alema il quale aveva ammonito che senza una maggioranza in politica estera il governo doveva rassegnare le dimissioni,e questo non perchè istituzionalmente avrebbe dovuto farlo ,ma moralmente si e d' alema si è dimostrato uomo d'onore,il mortazza ha nicchiato molto ma è stato costretto proprio da d'alema a salire al quirinale. |
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22/02/2007, ore 20:40
"Mozione respinta = governo caduto?"Non ho detto questo, perchè il governo cade solo se non passa un voto di fiducia.Ma come ha detto hummer è stato lo stesso D'Alema a dire che se non c'era la maggioranza in politica estera si tornava a casa... forse l'ha detto anche un po' a sproposito perchè Prodi credo sappia parlare e decidere per se stesso.Ma tant'è, coerentemente Prodi ha rassegnato le dimissioni.Ora non vedo molte strada, un Prodi-bis avrebbe gli stessi problemi (con gli stessi numeri il risultato non cambia, la compravendita di singoli senatori è squallida e non porta da nessuna parte); si potrebbe tentare un governo provvisorio (con una personalità del centrosinistra) per traghettare fino alle elezioni, magari cambiando la legge elettorale (ma la vedo dura introdurre un premio di maggioranza al senato senza cambiare la costituzione).Ma a questo punto tanto meglio tornare subito alle urne, anche se sinceramente non si sa ancora con quali schieramenti. |
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23/02/2007, ore 09:15
Ovviamente sono qui alla finestra a vedere cosa succede, pur facendo il tifo per uno in particolare (come d'altronde ognuno di noi fa, più che giustamente).Il patto in 12 punti può essere una buona trovata, anche se (non ho letto i punti, ma li intuisco) i suoi contenuti dovevano essere già scontati almeno in parte già dalla nomina del governo precedente.Ferme restando le responsabilità di Rc, che comunque è stata coerente ai suoi principi (onore anche a questo merito), continuo a dire che i principali fautori della crisi di governo sono stati quei due marpioni che rispondono ai nomi di Andreotti (che doveva opporsi ai Dico, non alla politica estera) e a Pininfarina, che si è presentato per la prima volta in senato accompagnato in auto da Fassino, per astenersi.Con un minimo di coerenza da parte loro, i voti sarebbero stati 160 e non 158, e il problema non si sarebbe neppure posto.Ma tant'è, i numeri possono essere interpretati per dire ciò che si vuole e dare la colpa a chi si vuole.Non c'è bisogno di rifarsi al solo Berlusconi per trovare esempi di maestri del "genere". |
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23/02/2007, ore 12:45
Isenatori a vita ,in quanto non eletti dal popolo,non dovrebbero avere diritto di voto , il loro ruolo dovrebbe essere quello di saggi consigliare suggerire, ma tantè,nel bene o nel male i senatori a vita sono stati determinanti in questa legislatura, senza il loro voto su qualche fiducia richiesta il governo sarebbe caduto prima.Quindi caro nickname sbagliato prendersela con loro, l'errore sta nel centrosinistr unito solo dall'odio verso berlusconi, ma diviso su tutto,non si può manifestare contro il governo in piazza e andare a votare a favore del governo in aula. |
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